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di Valeria Ballarati

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Lega Pro Animale e Leal sterilizzano tutti i gatti delle Tremiti

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Qualcuno forse  ricorderà: 5 anni fa abbiamo catturato i gatti randagi sulle Isole Tremiti, li abbiamo sterilizzati e re-immessi sul territorio; complessivamente 228. All’epoca fummo molto colpiti dal fatto che una grande percentuale dei gatti catturati fosse di colore nero. La causa di questo fenomeno la scoprimmo  dopo qualche giorno: un gatto maschio di pura razza siamese aveva fecondato moltissime gatte meticcie, ed è noto che in questo caso tutti i gattini nella prima cucciolata sono di colore nero. Questo colore è anche dominante e per questo ne abbiamo trovati tanti.

 La LEGA PRO ANIMALE ha fortemente raccomandato di controllare anche in seguito la popolazione felina almeno una volta l’anno, perché non era stato possibile catturare tutti i gatti. Purtroppo questo consiglio non è stato seguito e così l’isola si è nuovamente popolata. E’così la LEGA PRO ANIMALE è stata contattata di recente per eseguire un nuovo intervento. Il 13 Marzo tre veterinari, il Centro Mobile e un furgoncino della LEGA PRO ANIMALE si sono imbarcati per ritornare sulle Isole.

Sorprendentemente questa volta sull’intera isola di San Domino abbiamo trovato una gran quantità di gatti meticci a pelo lungo, molti neri, ma anche di altri colori. Abbiamo poi capito il motivo anche di questa nuova proliferazione: qualche anno fa una signora dell’Isola ha trovato due gattini persiani nel porto di Termoli e li ha trasferiti sull’Isola. Il resto è facile da intuire: 3-4 cucciolate all’anno per ogni gatta, 3-5 gattini per cucciolata e dopo pochi anni di nuovo ci sono gatti dappertutto.

 

In totale abbiamo catturato questa volta 116 gatti (58 femmine e 58 maschi). Solo 25 erano già stati castrati durante l’intervento di 5 anni fa. Tutti gli altri sono stati sottoposti all’intervento di castrazione e dopo una notte di degenza sono ritornati sul proprio posto di cattura.  (segue)

 

Commento:

Il gatto é un animale ancora parzialmente selvaggio.

Sino alla fine degli anni '90 si pensava che i gatti fossero tipi solitari ma non é così. Si é capito di più della struttura sociale del gatto grazie ad uno studio durato cinque anni sui gatti randagi al porto di Southampton: sono animali sociali, territoriali e vivono in gruppo.

Le femmine sono il fulcro della colonia e sono sempre a contatto con i cuccioli che allattano anche se non sono i loro; i maschi le seguono all'esterno per proteggere loro e i piccoli ed é così che si formano le colonie.

Con più osservazione di scoprì che tutti i membri della colonia erano imparentati tra di loro, ragione per la quale anche Leal ha trovato sull'isola molti gattini neri la prima volta, e molti con pelo lungo la seconda volta. C'é infatti un solo gatto riproduttore (Tom Cat) per tutta la colonia, e se anche un'altra colonia viene ad aggiungersi alla propria, il Tom Cat si occuperà anche delle altre femmine, facendosi "aiutare" da un gatto Tom esterno aggiuntosi per evitare gli incesti.

Da un sondaggio dell'Università of America sono emerse varie ragioni che portano l'umano a preferire di possedere un gatto: i gatti vengono considerati più puliti dei cani; non hanno bisogno di compagnia; possono essere facilmente lasciati soli ed essere nutriti da un vicino; non devono fare attività fisica.  Niente di più sbagliato.

Gli uomini hanno grandi difficoltà nel leggere i problemi emozionali di questa sepcie perché quando c'è un problema il gatto tende ad "evitare" e a "rimanere immobile".

Mentre alcuni animali scappano "orizzontalmente" (i cani ad esempio) altri scappano "verticalmente" , preferendo fuggire in altezza: i gatti fanno parte di questo secondo gruppo. Quando fuggono a piedi orizzontalmente é solo per raggiungere l'albero dove trovare rifugio, saranno al sicuro solo se si trovano in alto. Il mito del pompiere che salva il gatto dall'albero ... é tutto da rivedere.

Pensate che i gatti preferiscono anche mangiare staccati dal pavimento ed é molto importante fornire loro dei punti alti dove andare a rilassarsi, sentendosi al sicuro. L'istinto di vivere sugli alberi é rimasto molto radicato il loro.

Quando un gatto ne incontra un altro gli rivolge un "blink", uno sbattere di palpebra. Ciò serve come richiesta di permesso ad entrare nel nuovo ambiente (ad esempio un nuovo gatto con i vecchi gatti della casa) e aspetta che il gatto titolare gli dia un'occhiata di rimando. Lo scienziato O'Farrell notò che dal veterinario, dopo aver messo il gatto sul lettino per la visita, é utile guardarlo battendo le palpebre perché la pressione sanguigna scende e anche i battiti cardiaci, in questo modo il gatto si tranquillizza.

Il tipo di rapporto che ha con i suoi simili e con gli umani é un "commensual relationship", vale a dire unirsi temporaneamente per un benessere reciproco. Per il gatto il beneficio sarà avere un rifugio, un posto caldo, del cibo. Per l'umano sarà l'essere libero da topi e avere compagnia.

Ma mentre i padroni ignorano del tutto i loro problemi comportamentali (perché come abbiamo detto non li riconoscono), non ignorano i problemi legati a pipì e spruzzo. Mentre l'umano cerca con prodotti chimici di dissuadere il gatto dal farlo, é del tutto normale per un gatto (maschio o femmina) marcare il territorio all'esterno, su una superficie verticale: é un segnale olfattivo e visivo dal quale ricava alcune informazioni di base. Non é invece normale la marcatura all'interno dell'abitazione, indice che il gatto é spaventato, e ha paura  perché c'é stata una compromissione del suo territorio, che non può sopportare. Se la cosa non viene risolta il gatto andrà via.

Un'altra pratica da tenere sotto controllo é la pulizia. Non é normale pulirsi sino a rimuovere il pelo, sintomo di un grave comportamento psicotico e nevrotico dovuto alla disperazione. Anche la Pica (ingoiare materiali vari) é un comportamento psicotico dovuto ad un grande truma e molta insicurezza. Sebbene provochi dolore, lo fanno lo stesso perché in quella fase il cervello rilascia endorfine e si sentono subito meglio. Potrebbero morire soffocati o dissanguati ma lo fanno lo stesso. Anche l'anoressia é molto comune nei gatti: non riescono ad  abituarsi al cibo "fermo e pronto", vogliono cacciarlo, e perdono di interesse.

Uno dei traumi più forti per un animale é la sterilizzazione.

Provate a pensare alla faccenda rapportandola agli umani: un giorno il gruppo degli umani con cui convivete da tempo arriva e cattura indistintamente uomini e donne. Con la forza vi rinchiudono in gabbie, vi portano in un posto asettico e innaturale (ambulatorio) dove di li a poco vi immobilizzano, vi pungono e perdete i sensi ... quando vi svegliate state male, vi sentite diversi, c'é un doloroso taglio suturato sulla vostra pancia depilata, e anche se volete fuggire e provate con tutte le vostre forze ad alzarvi, non ce la fate, vi gira la testa e non avete più forza. Pensate che forse morirete. Questo se siete i primi ad essere sedati. Se invece fate parte dei gruppi successivi sarete terrorizzati e starete per impazzire vedendo la sorte toccata ai vostri predecessori, che vedete entrare vivi in una porta ed uscire svenuti, depilati  e suturati. Non é fantasia, é lo scenario possibile. Non tutti i veterinari hanno grandi accortezze.

E' importante seguire il vostro animale durante questa pratica perché benché sia ritenuta una "indispensabile ed accettabile" é un trauma enorme per gli animali, un trauma che talvolta non viene mai superato. 

In ogni casa le persone hanno un diverso livello di compassione per gli animali: il cane e il gatto imparano ad un livello molto basico che uno li sgrida e l'altro no. E' sbagliato ritenere che chi gli da da mangiare é la persona a cui sono più affezionati. Se lo stesso uomo urla o fa loro del male, é di questo che si ricorderanno. E' sbagliato ritenere che l'uomo sia il cane "Alpha" e il "padrone" del gatto.  Le gerarchie degli animali non includono l'uomo.

V.B.

 

Breve Nota finale: 

queste nozioni sono il frutto delle lezioni e delle conoscenze della Signora Heather Simpson, dell’Università Veterinaria di Bristol. Heather è una persona meravigliosa, una grande insegnante con un vasto background in comportamento animale; é co-fondatrice del primo Natural Animal Centre inglese, un centro dove gli animali sono amati, rispettati e ridati alla vita, aiutati a superare esperienze di trauma e dolore fisico anche attraverso l'utilizzo dei Fiori di Bach.

http://www.naturalanimalcentre.com/

 

 

 

 


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