Il bambino é il libro

Martedì 10 Febbraio 2015 00:00
Stampa

In una recente trasmissione radiofonica via Internet ho sottolineato che i bambini sono i veri esperti di genitorialità. Ho aggiunto che spesso chiedo ai nuovi genitori se vorrebbero avere un esperto che viva con loro per aiutarli a capire cosa fare! Ho detto al pubblico radiofonico: "È sufficiente guardare il bambino. Se state facendo qualcosa di sbagliato, il bambino ve lo dirà. Se state facendo qualcosa di giusto, il bambino vi dirà anche quello. I bambini sanno esattamente di cosa hanno bisogno."

L'intervistatore ha efficacemente riassunto questi pensieri, aggiungendo: "Si dice che i bambini non nascono con il manuale di istruzioni, ma invece sì… il bambino è il libro!" Proprio così. È il bambino - e solo il bambino - che sa esattamente di cosa ha bisogno. Ci fornirà un riscontro immediato su tutto ciò che facciamo. Un bambino ci dirà aggrottando le sopracciglia e con le lacrime quando una sua legittima esigenza non è stata soddisfatta, e con luminosi sorrisi e coccole quando soddisfiamo i suoi bisogni in modo amorevole. Se mamma e papà riescono a riconoscere e ad abbracciare questo concetto, fare i genitori può essere molto più semplice e gioioso rispetto a quando le comunicazioni del bambino sono trattate con diffidenza e messe in discussione.

I bambini, programmati dalla natura, sanno istintivamente com’è un buon genitore. Sanno, per esempio, che il contatto fisico è un bisogno essenziale tanto quanto il nutrimento. Protestano a gran voce se li mettiamo da soli a dormire in una culla, ma si addormentano tranquillamente quando godono della sicurezza del contatto umano. Sanno che una genitorialità sensibile migliora la fiducia e il legame - e rispondono con angoscia e paura quando ignoriamo le loro grida. Sanno che l'allattamento al seno offre un’immunizzazione essenziale, nutrimento e conforto, e istintivamente trovano da soli il seno, appena pochi istanti dopo la nascita. Sanno che il latte materno cambia di consistenza in relazione alla loro età, e si svezzano naturalmente quando i loro bisogni di cura sono stati pienamente soddisfatti. Sanno di essere dipendenti dagli altri per la loro stessa sopravvivenza, e reagiscono con terrore se non riescono a vederci anche per un breve lasso di tempo. Sanno tutte queste cose e altro ancora. I genitori farebbero bene a imparare dai loro figli, invece di pensare che i bambini stiano sempre imparando da loro2.

I bambini sanno molte cose importanti. Quello che non possono sapere è che spesso i genitori ricevono il consiglio dannoso di ignorare le comunicazioni dei loro bambini e di non tener conto dei loro bisogni fondamentali. Questo è un esperimento pericoloso, e tutti i giornali che leggiamo descrivono i risultati a lungo termine del non fornire ai bambini un inizio compassionevole della vita.

Un bambino ha bisogno di ciò di cui ha bisogno, e se noi soddisfiamo questi bisogni, crescerà bene. Ciò non significa "rovinare" – ma piuttosto fidarci che il bambino ci sta fornendo importanti informazioni sulle sue legittime esigenze, come pure fidarci del nostro istinto naturale nel voler rispondere a queste esigenze.

Avendo fiducia nel nostro bambino e avendo fiducia in noi stessi, stabiliamo un legame stretto e diamo al nostro bambino la migliore opportunità per una vita sana e felice.

La soluzione è così semplice, e proprio davanti ai nostri occhi. Invece di cercare di insegnare ai bambini ad accettare i comportamenti genitoriali che sono estranei alla loro stessa natura, è sufficiente che permettiamo loro di insegnarci come rispondere alla loro schietta comunicazione. Hanno così tanto da dirci, e sono gli insegnanti più diligenti ed energici al mondo.


Il bambino è il libro. Leggetelo - non potrete più metterlo giù!

Fonte