Mercoledì 03 Febbraio 2021 00:00
In questo periodo sento nel cuore una domanda urgente, una necessità che non posso più rimandare.
Abbiamo capito a nostre spese quanto l’epoca che stiamo vivendo ci conduca verso un progetto disumanizzante dell’essere umano.
Abbiamo vissuto nella convinzione di poter dominare il mondo con la tecnica, perché possiamo assegnare una durata alla vita, riprodurla oppure decidere di eliminarla fin dalla sua origine con una semplice pillola, modificare il mondo per adattarlo alla nostra bramosia, creare malattie in laboratorio ed eliminarle attraverso altre pillole e sieri, possiamo essere un genere neutro e insegnare ad altri ad esserlo, possiamo essere soli ma accedere alla comunità mondiale dalla sedia di casa nostra, con un semplice click dal cellulare. Abbiamo stabilito in modo unilaterale la misura del giusto facendola coincidere con ciò che possiamo creare, fare, sperimentare, realizzare e l’opera dell’uomo è diventata il modello unico da seguire per essere considerati e accettati dalla comunità.
Abbiamo creato un mondo moralista ma privo di morale, perché abbiamo orientato i valori per avvallare questo dominio che l’uomo pretende di esercitare su tutto e tutti e coloro che non vi soggiacciono sono censurati, esiliati, osteggiati, dileggiati e soprattutto calunniati.
Abbiamo ridotto il contenuto delle nostre libertà al tecnicamente possibile.
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Martedì 05 Gennaio 2021 00:00
ORTE (Viterbo) – La celebrità e il successo sono riconoscimenti che si riservano solo a chi per primo raggiunge un importante traguardo. Qualunque sia l’avvenimento o la disciplina in questione, dei “secondi” non c’è traccia. La storia insegna che chi compie per primo un’impresa (come Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna) entra di diritto nell’Olimpo degli Dei. Per chi giunge subito dopo non rimane quasi nulla o solo qualche sottile citazione, ma mai la gloria.
Eppure ci sono tanti casi in cui i “secondi” avrebbero meritato le giuste considerazioni ed i medesimi riconoscimenti, quando per sfortuna o per qualche intoppo burocratico o per maggior scaltrezza dei “primi” hanno visto vivere da altri il proprio sogno. E questo è proprio il caso di Filoteo Alberini, il genio italiano che fu il primo e vero inventore del cinema.
Giovedì 17 Dicembre 2020 00:00

Il mondo é come un torchio che spreme. Se tu sei morchia, vieni gettato via; se sei olio, vieni raccolto. Ma essere spremuti é inevitabile. Soltanto osserva la morchia, osserva l'olio. La spremitura ha luogo nel mondo: attraverso la fame, la guerra, l'indigenza, la carestia, il bisogno, la morte, la rapina, la cupidigia; queste sono le miserie dei poveri e le calamità degli stati: noi le sperimentiamo ... Vi sono uomini che oppressi da queste calamità si lamentano e dicono: "Come sono cattivi i tempi cristiani". Questa é la morchia, che defluisce dal torchio nei canali di scolo: il suo colore é nero perché essi bestemmiano: non risplende. L'olio ha splendore. Poiché qui é un altro genere d'uomo che subisce la stessa pressione e torchiatura, che lo depura - non é stata infatti una torchiatura a raffinarlo così? Agostino, Sermones XXIV, 11
Martedì 20 Ottobre 2020 00:00
Un anno fa usciva L’uomo dei Fiori e lo presentavo per la prima volta in quella meravigliosa cornice che è il Teatro sul mare dell’Abbraccio di Lavinio.
Fatico ancora a dire “il mio libro”. In effetti non è ‘mio’ ma ‘suo’. E’ un periodo della sua vita riportato in evidenza con l’aggiunta di particolari inediti e storici: un privilegio scriverlo. Continuerò a cercare un modo per far conoscere il Dr Edward Bach - e il metodo da lui scoperto - cosa che del resto fanno tutti i BFRP nel mondo, ognuno coi propri mezzi e attitudini.
Torniamo però al progetto precedente, la fiction di cui avevo lasciato un sospeso; eravamo alla richiesta di un parere professionale, arrivato in effetti a metà dell'estate ...
Martedì 21 Aprile 2020 00:00

Comunicato AMPAS del 21/4
Con serenità, ma anche con determinazione, i medici del gruppo della medicina di segnale (735 iscritti all’AMPAS, la nostra associazione, di cui tanti impegnati in prima linea), preoccupati per le possibili derive autoritarie in atto, desiderano fare chiarezza circa la possibilità che siano lesi dei diritti costituzionalmente garantiti per i cittadini.
1. Lesione libertà costituzionalmente garantite
In questo periodo sono stati gravemente lesi alcuni diritti costituzionali (la libertà di movimento, il diritto allo studio, la possibilità di lavorare, la possibilità di accedere alle cure per tutti i malati non-Coronavirus) e si profila all’orizzonte una grave lesione al nostro diritto alla scelta di cura. Tutto questo in assenza di una vera discussione parlamentare, e a colpi di decreti d’urgenza. Ci siamo svegliati in un incubo senza più poter uscire di casa se non firmando autocertificazioni sulla cui costituzionalità diversi giuristi hanno espresso perplessità, inseguiti da elicotteri, droni e mezzi delle forze dell’ordine con uno spiegamento di forze mai visto neppure nei momenti eversivi più gravi della storia del nostro paese.
Ora sta entrando in vigore un’app per il tracciamento degli spostamenti degli individui, in patente violazione del nostro diritto alla privacy, e che già qualcuno pensa di utilizzare per scopi extrasanitari.
Martedì 29 Ottobre 2019 00:00

Il Teatro é tutta un'altra cosa.
La Tv, la Fiction, il cinema sono belli ma il Teatro ... il teatro ti prende il cuore.
L'attore ce l'hai davanti in carne ed ossa, vitale, pieno d'entusiasmo, traboccante d'energia, che gesticola, si muove, ondeggia, balla; é on stage con un ago da sarta lucente e penzolante dai calzoni: oddio, speriamo non si punga! Presumibilmente sparirà al primo cambio di scena. Lo noto perché sono in prima fila ...
Lunedì 17 Ottobre 2016 00:00
Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) avvicina per lavoro dirigenti totalmente incompetenti e irresponsabili, che rischiano ogni volta di mandare in rovina le imprese che gestiscono. Lui li frequenta, gli diventa amico e infine li convince ad andarsene in Costa Rica o agli antipodi, evitando così il fallimento delle aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Almeno questo è ciò che crede lui, perché i suoi datori di lavoro, Carlo Bernini (Giuseppe Battiston) e suo padre (Teco Celio) sono in realtà interessati a guadagnare sulle transazioni finanziarie nei passaggi di proprietà delle aziende. Due incontri cambieranno la vita di Enrico: quello con Achrinoam (Hadas Yaron), la stramba ex ragazza israeliana, sedotta e abbandonata dal fratello di Enrico, Nicola (Daniele De Angelis), e quello con Filippo (Filippo De Carli) e Camilla (Camilla Martini), due fratelli di 18 e 13 anni, che rimangono orfani di un’importante coppia di imprenditori. Enrico viene chiamato col compito di impedire che i due adolescenti possano diventare i dirigenti di un gruppo industriale d’importanza nazionale. Dovrebbe essere il caso più facile, il coronamento di una carriera, ma tutto si complica perché Enrico vede in questi due ragazzi dal volto pulito e gentile due possibili affidabili dirigenti. È il caso che Enrico aspettava da tempo, quello che cambierà tutto, per sempre…
FILM IN PROGRAMMA LUNEDÌ 17 OTTOBRE AL CINEMA MODERNO MULTISALA DI ANZIO, AGLI ORARI 16,15 - 18,20 - 20,30. www.ladolcevitacineclub.it
Martedì 07 Giugno 2016 00:00
Lunedì 23 Maggio 2016 00:00
Attesa e fermento per l'apertura della mostra su Banksy "War Capitalism & Liberty" che inaugura il 24 maggio a Palazzo Cipolla, ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo e curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa.
Lo staff è al lavoro per completare l'allestimento, in esclusiva per Repubblica.it un assaggio di quello che si potrà vedere a partire da martedì. In mostra 150 opere tra dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari, tutte provenienti da collezioni private (tra gli estimatori di Banksy figurano molti vip, da Kate Moss a Brad Pitt) e nessuna sottratta alla strada. E ci sarà una sorpresa: per la prima volta verrà esposto un autoritratto di Banksy, che, nonostante sia il più noto esponente della street art a livello mondiale, continua a rimanere nell'anonimato.(arianna di cori) http://www.fondazioneterzopilastro.it
Venerdì 23 Ottobre 2015 00:00
Chi apre il periiodo, lo chiuda. È pericoloso sporgersi dal capitolo. Cedete il condizionale alle persone anziane, alle donne e agli invalidi. Lasciate l’avverbio dove vorreste trovarlo. Chi tocca l’apostrofo muore. Abolito l’articolo, non si accettano reclami. La persona educata non sputa sul componimento. Non usare l’esclamativo dopo le 22. Non si risponde degli aggettivi incustoditi. Per gli anacoluti, servirsi del cestino. Tenere i soggetti al guinzaglio. Non calpestare le metafore. I punti di sospensione si pagano a parte. Non usare le sdrucciole se la strada è bagnata. Per le rime rivolgersi al portiere. L’uso del dialetto è vietato ai minori di 16 anni. È vietato servirsi del sonetto durante le fermate. È vietato aprire le parentesi durante la corsa. Nulla è dovuto al poeta per il recapito.
Ennio Flaiano, L’uovo di marx, Libri Scheiwiller, Milano 1987
(grazie a Fabrizio Natalini)
Giovedì 22 Ottobre 2015 00:00

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