Scendi c'é il cinema

Martedì 07 Giugno 2016 00:00
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Al via la quinta edizione di "Scendi c’è il Cinema"

Portare il cinema nei quartieri. Anzi, direttamente nei cortili delle case popolari. È l’idea lanciata da “Scendi c’è il cinema”, proposta culturale del Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, col contributo del Consiglio di Zona 6, finalizzata all'aggregazione e alla coesione sociale all'interno dei quartieri popolari coinvolti. “Scendi c'è il cinema” è un cinema all'aperto ma soprattutto un percorso di partecipazione: sono le case popolari e i suoi abitanti che si aprono alla città e mostrano la ricchezza e la forza dei quartieri di periferia. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di proiezioni di film nei cortili dei caseggiati popolari e in alcuni luoghi significativi del Giambellino, con il coinvolgimento diretto degli abitanti nell'organizzazione.

Si inizia il 24 giugno con la pellicola "Dio esiste e vive a Bruxelles", nel giardino del Laboratorio di Quartiere Giambellino-Lorenteggio (via Odazio 7) cuore del quartiere popolare, una casetta verde nei giardini, di fianco alla Biblioteca Comunale Lorenteggio. La programmazione proseguirà con altre 9 serate, tutti i venerdì e sabato, sempre con la stessa formula: alle 20.30 gli abitanti accoglieranno gli ospiti con anguria, bibite e pop corn, e alle 21.30 si parte con la proiezione del film in programma. Il 15 luglio serata speciale con la proiezione di My name is Adil, film d’esordio del regista marocchino Adil Azzab, che sarà presente durante la serata, racconta la sua vera storia: dai pascoli perduti dell’Africa all’adolescenza milanese.Tutte le serate sono a ingresso totalmente gratuito.

Scendi c'è il Cinema si arricchisce con una nuova proposta rivolta ai bambini dai 5 anni in su, "Scendi c'è il Cinemino". Sabato 2 luglio al CD Giambellino e sabato 9 luglio al Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, dalle 15 alle 17, Silvano Ghiringhelli e Andrea Sottile presenteranno ai piccoli spettatori una rassegna di cortometraggi che attraversa tutta la storia del cinema d’animazione. I bambini hanno grande familiarità con il linguaggio dell’animazione e lo amano istintivamente. Basterebbe questo a fare del Cinema di animazione un eccellente veicolo per qualunque contenuto pedagogico. Scendi c'è il Cinemino vuole far conoscere l'arte del Cinema, fonte inesauribile di tecniche, forme e stili che possono offrire uno strumento prezioso per l’educazione dello sguardo e contribuire allo sviluppo di un’esperienza cognitiva ampia e articolata. Di questo immenso patrimonio accumulato in più di cento anni di storia i bambini non conoscono quasi nulla. L’industria e il mercato attuali offrono per lo più una produzione standardizzata: i lavori più originali e la maggior parte delle opere del passato, anche recente, sembrano condannati all’invisibilità e all’oblio. Il nostro proposito è recuperare questi tesori sepolti e offrirli nella loro sorprendente freschezza ai bambini, ai quali appartengono di diritto.

Il quartiere Giambellino, da cui il progetto è partito nel 2012, è l’unico quartiere popolare di Milano in cui negli ultimi decenni non sono stati realizzati interventi di riqualificazione. Centinaia di appartamenti lasciati sfitti, attese di mesi e anni per piccole e grandi manutenzioni, riduzione dei presidi e dei servizi per anziani, minori e disabili, totale assenza di politiche per l’integrazione degli immigrati, che rappresentano un terzo degli abitanti. Scelte di abbandono e ghettizzazione che colpiscono i più deboli e i più fragili. Un degrado che però non toglie la voglia degli abitanti di resistere, di costruire reti di collaborazione e condivisione, di continuare a far vivere quella che fu la grande risorsa delle periferie milanesi negli anni dell’immigrazione dal sud: la solidarietà. Alla ricerca di soluzioni per spazi di vita dignitosi il Laboratorio di Quartiere crea proposte culturali di alta qualità, accessibili e gratuite per tutti, come “Scendi c'è il Cinema”.

Il Laboratorio è nato nel febbraio 2009, all’interno della Casetta Verde di via Odazio 7, spazio dato in gestione dal Consiglio di Zona 6. Un gruppo di cittadini volontari, abitanti del quartiere e dintorni che insieme alle associazioni e alle cooperative del territorio hanno costituito un'associazione che lavora per combattere la frammentazione sociale e l’isolamento del quartiere. La finalità generale del Laboratorio è quella di stimolare la costruzione di legami sociali e di e realizzare iniziative coerenti con quanto man mano stabilito in modo partecipato. L’impegno degli abitanti e le iniziative di valorizzazione della zona, fra cui “Scendi c’è il cinema” hanno contribuito a fare della riqualificazione del quartiere un tema di dibattito pubblico: nel 2015 sono stati stanziati più di 80 milioni di euro per un progetto di sviluppo urbano a cui partecipano Regione, Comune e Aler, da realizzare soprattutto con fondi europei. Se finalmente oggi possiamo parlare concretamente della riqualificazione è grazie all'impegno e alla partecipazione attiva degli abitanti. Una voce forte che non poteva non essere ascoltata. La stessa voce che insistentemente anche oggi, e ormai da più da più di un anno, chiede ai responsabili istituzionali di avviare, dopo mesi di silenzio e di interventi definiti dall'alto, un reale processo di progettazione partecipata con gli abitanti.


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