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di Valeria Ballarati

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Nascita di un Purgatorio

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Sino al XII secolo il Purgatorio non solo non esisteva, ma la prola purgatorium non era nemmeno un sostantivo. Certo non si può datare una credenza come si fa con un avvenimento, ma si può ragionevolmente far risalire la nascita del Purgatorio tra il 1150 ed il 1250.

Nell'esaminare a fondo gli avvenimenti e le idee dell'epoca, forte é la sensazione che la nascita del Purgatorio sia stranamente legata alla Terza Crociata (1187) indetta da Papa Gregorio VIII. Dopo il disastro delle prime due e le sconfitte subìte ad opera di Saladino, ben pochi avrebbero partecipato alla terza spedizione senza una sostanziosa contropartita. Non potendo questa essere corrisposta in termini economici (erano infatti necessari circa centomila uomini), la si configurò in termini spirituali. Si cominciò a parlare di Purgatorio, di punizioni nell'aldilà come consguenza dei nostri peccati, del fuoco e del gelo, e si lanciò per la prima volta l'idea che queste conseguenze potessero essere superate con una nuova formula chiamata "indulgenza".

I poveri contadini, gli artigiani, la gente modesta, ma per la prima volta anche i nobili e i vassalli, entusiasmati dall'oratoria affascinante di S.Bernardo, al grido di "Dio lo vuole!" si lanciarono nell'avventura , certi di guadagnarsi così, ipso facto, il Paradiso.

In realtà il nostro Purgatorio fu poi ufficialmente istituito e formalizzato dai Concili di Firenze e di Trento nel XV e XVI secolo, esclusivamente per appoggiare e fornire una credenziale alla pratica delle indulgenze, codificata da Celestino V e dal suo successore Bonifacio VIII alla fine del 1200, come premio per coloro che accoglievano  l'appello papale e compivano il pellegrinaggio per il primo anno santo del 1300, e che tante polemiche, anche roventi, aveva suscitato dentro e fuori la chiesa.

Il Purgatorio non é mai esistito, neanche nel cristianesimo, per più di mille anni dalla nascita di Cristo.

La sua affermazione definitiva si ha infatti nel Concilio di Trento (1545-1563). Una prima stesura di un testo giustificativo fu attribuita orginariamente a Pier Damiani e una seconda e Bernardo da Chiaravalle. Ma tutto questo fu scoperto secoli dopo, quando l'idea del Purgatorio si era ormai radicata nella Chiesa perché l'ingiunzione del Concilio di Trento era perentoria:

"Poiché la Chiesa Cattolica, istruita dallo Spirito Santo, attraverso le Sacre Scritture, e dall'Antica Tradizione dei Padri, ha insegnato nei sacri Concili e recentissimamente in questo Sinodo ecumenico che vi é il Purgatorio e che le anime, in esso trattenute, sono aiutate dai suffragi dei fedeli, ma principalmente dal sacrificio dell'altare, degno di essere accettato: il Santo Sinodo ordina ai Vescovi che procurino con ogni diligenza che la santa dottrina, circa il Purgatorio, trasmessa dai Santi Padri e dai Sacri Concili* sia creduta dai fedeli cristiani, conservata, insegnata e predicata dappertutto".

* anche il riferimento alla scrittura (2 Maccabei, 12,45) citato nell'attuale catechismo dovette sembrare così debole e così poco pertinente che non fu nemmeno citato. 

é un brano tratto da Dove va l'anima dopo la morte, di Cesare Boni, Amrita Edizioni.

 

Commento:

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