La Luce dell'Est

Venerdì 01 Marzo 2013 00:00
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La nebbia che respiro ormai
si dirada perché davanti a me
un sole quasi bianco sale ad est

La luce si diffonde ed io
questo odore di funghi faccio mio
seguendo il mio ricordo verso est
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango e ancora lei
poi le sue labbra rosa e infine noi
Scusa se non parlo ancora slavo
mentre lei che non capiva disse bravo
e rotolammo fra sospiri e "da"

Poi seduti accanto in un'osteria
bevendo un brodo caldo che follia
io la sentivo ancora profondamente mia

Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero.

E ascolto te , il passo tuo,  il tuo respiro dietro me ...

 

A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.

Le foglie ancor bagnate
lascian fredda la mia mano e più in là
un canto di fagiano sale ad est
qualcuno grida il nome mio
smarrirmi in questo bosco volli io
per leggere in silenzio un libro scritto ad est
Le mani rosse un poco ruvide
la mia bocca nell'abbraccio cercano
il seno bianco e morbido tra noi
Dimmi perché ridi amore mio
proprio così buffo sono io
la sua risposta dolce non seppi mai!

L'auto che partiva e dietro lei
ferma sulla strada lontano ormai
lei che rincorreva inutilmente noi

Un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero

e ascolto te,  il passo tuo, il tuo respiro dietro me

A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.

 

Commento:  nei periodi bui serve un po' di poesia ...  questa non é proprio una poesia ma gli somiglia moltissimo. E così, lasciando che il periodo buio dopo elezioni passi, noi ci rilassiamo.

In tutte le nuove situazioni ci vuole un attimo di adattamento.

 Ascolta la canzone di Mogol e Battisti.