Ho sempre pensato di avere una mente ordinaria.
Niente più di quel che sarebbe servito alla comprensione del quotidiano per poter vivere di conseguenza. Pensavo altresì di non essere ambiziosa, e di non avere particolare lungimiranza. In sostanza un temperamento di tipo Larch nei Fiori di Bach, spesso anche molto Centaury.
Ma poi un giorno, in gelateria a Lavinio mare, la mia cara amica Donatella mi ha fatto credere che avrei potuto frequentare l’università, qualcosa che avrei davvero voluto fare, e quando mi sono iscritta ho scoperto che questa mente ordinaria era in effetti capace, in grado di immagazzinare notizie e concetti – certo, con un po’ di applicazione. Anzi, questa mente ordinaria era addirittura curiosa (e felice!) degli argomenti con cui man mano veniva in contatto ...