Buono il cinghiale arrosto ...

Mercoledì 14 Dicembre 2011 00:00
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Caccia grossa in mare aperto.

Per prendere un cinghiale due cacciatori non hanno esitato a inseguirlo sino in mare per poi finirlo con un colpo a bruciapelo.  L'episodio é avvenuto a Porto Ercole, nel grossetano, non lontano dalla fortezza, un'area molto frequentata da turisti e birdwatchers. Alcuni di questi hanno assistito alla scena ed scattato le foto. (Lipu)

I due cacciatori salgono su una barca a motore per inseguire l'animale che ha cercato rifugio tuffandosi in mare (poetica descrizione del giornale, io avrei detto: "che nel tentativo disperato di salvarsi nella fuga si é buttato in mare" n.d.r.)

La Lipu ha presentato una denuncia perché si tratta si tratta di una violazione della legge 157/92 che prevede sanzioni per chi esercita la caccia sparando da autoveicoli, natanti o aeromobili.

I due cacciatori si sono avvicinati all'animale e poi lo hanno freddato con un colpo di fucile sparato a bruciapelo. L'animale giace morto in acqua e con una rete lo issano a bordo. In acqua resta solo una scia di sangue ... soddisfatti, tornano a terra.

Fonte e sequenza fotografica

 

Commento:

é la legge del più forte sul più debole.

In questo caso del più forte "motorizzato" perché se i due umani avessero dovuto inseguirlo in mare, nuotando, non l'avrebbero mai preso. 

Non sono nemmeno sportivi, questi cacciatori: la tattica del cinghiale, ad armi pari, era vincente ma si sa, gli umani barano, é tutto li.

E poi mi chiedono perché sono diventata vegetariana ...