L'Antartide del Comandante Giovanni Ajmone Cat

Sabato 04 Luglio 2015 00:00
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Esposizione Fotografica 2-3-4 Luglio 2015

Villa Corsini Sarsina - Anzio


I viaggi del Comandante Giovanni Ajmone Cat e il suo motoveliero a vele latine mi hanno portato a individuare in questi ultimi due anni una raccolta di foto e materiale documentale. 

Il 27 giugno ricorre l'anniversario dei Viaggi Antartici del navigatore-esploratore Com/te Giovanni Ajmone Cat, che ha reso partecipi nelle sue imprese in particolar modo le città di Anzio e Torre del Greco.

L'evento promosso dalla nostra associazione ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica della Regione Lazio, il Comune di Anzio, la Lega Navale italiana, l'Associazione Marinai d'Italia L'Enit, la Lega Navale sezione di Torre del Grecoi, il Muma, la Pro Loco di Torre del Greco, il Museo Nazionale dell'Antartide, il Museo del Mare di Napoli, il Club Nautico di Torre del Greco.


Nella cittadina Torrese il M/V San Giuseppe Due é stato costruito dalla abili mani dei Maestri d'Ascia Gerolamo e Giuseppe Palomba, e varato nel 10 Agosto 1968.


Giovanni Ajmone Cat fu il primo italiano a portare il tricolore in Antartide percorrendo oltre 20.000 miglia  per ciascun viaggio con una unità di 16 metri armata di vele latine con i sistemi utilizzati nella vecchia marineria.

L'esposizione di foto del primo viaggio é documentata dal Prof. Antonio Mussari , Direttore del Museo del Mare di Napoli, attraverso l'archivio fotografico  in parte donato dal Comandante Ajmone Cat. La raccolta di foto del secondo viaggio proviene dall'archivio del Com/Te Tito Mancini, partecipe della spedizione scientifica in antartide coi colleghi Mario Camilli, Giovanni Federici e Giancarlo Fede. Una ricerca documentale é stata fatta presso l'Ufficio Storico della Marina Militare dove lo staff ha elaborato con cura il materiale donato.

Con questa iniziativa si vuole dare risalto nel divulgare l'importanza dei due viaggi compiuti da Giovanni Ajmone Cat, al fine di accrescere un maggiore interesse culturale e storico sulle sue mirabolanti imprese, che vedono coinvolte L'Italia e la città di Anzio.

Il veliero é stato donato alla Marina Militare Italiana - per espresso desiderio del Comandante - dalla sorella Rita Ajmone Cat, seguito da un accordo con il Comune di Anzio che si impegnava a restaurarlo per utilizzarlo successivamente come nave scuola e permettere ai giovani di avvicinarsi all'arte marinaresca di cui Anzio, paese di mare, ne é storia e cultura.

Oggi lo splendido veliero si trova nei Cantieri Gallinari di Anzio dove sono stati realizzati i primi lavori.

Andrea Cafà

http://sangiuseppedue.it

http://sangiuseppedue.it/45%C2%B0anniversario.html


Commento:

ho conosciuto il Comandante grazie a Nonna Ede, per molto tempo a servizio dalla famiglia a Cernobbio (Como) e negli ultimi anni presso di lui, nella casa di Anzio. L'ho visto tante volte, ho guardato il San Giuseppe due alla secca in giardino, reperti, vele piegate, strumentazione, cartografie e mappe con note scritte a mano, tanti ritagli e giornali dell'epoca che parlavano dell'impresa, sentendo i racconti dalla sua viva voce. Aveva fatto costruire un salone nella sua villa dove avrebbe voluto realizzare una sorta di museo per le nuove generazioni: là che ci portava a ricordare i suoi  viaggi.

Nonna e tutti noi l'abbiamo sempre chiamato non per nome, ma con la sola qualifica marinara: "il Comandante". Lui ci teneva.

La mostra realilizzata oggi é dunque per me estremamente significativa, ma lo é ancor di più vedere l'equipaggio commosso ed elegantissimo ricordare quei giorni, spiegando agli intervenuti le foto e le didascalie.

Grazie Sig. Andrea Cafà per il suo impegno, e grazie anche al Comune di Anzio per aver permesso la bellissima iniziativa.

Non vedo l'ora di rivedere il San Giuseppe due in acqua, per navigare ancora lungo la costa del nostro bel Paese.

Spero tanto che la Marina Militare, orgogliosa di aver visto sventolare il primo tricolore in Antartico, si impegni insieme al Comune di Anzio nel costoso restauro dell'imbarcazione del Comandante.