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di Valeria Ballarati

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Il mercante di Venezia abita (anche) alla Sapienza

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Per carità: i crediti formativi la Sapienza li dà agli studenti che partecipano all’evento di apertura della Giornata mondiale del donatore di sangue (una specie di kermesse autoreferenziale alla presenza dei soliti noti: Rettore, Ministro della Salute, ecc.). E non agli studenti che, una volta sul posto, decidano più o meno spontaneamente di donare il sangue presso le autoemoteche che – del tutto casualmente – si trovano lì.

Certo però che il passo è breve, no?

Se poi uno provasse ribrezzo e repulsione per tanto potenziale mercimonio della vita umana, ricordi che:

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Incontri

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"Quanto ai Romani, se si legge la loro storia nei testi dell'antichità, particolarmente in Polibio, si ha l'impressione che dal loro tempo al nostro, la sensibilità morale non sia affatto cambiata. Probabilmente tutte le nazioni dell'epoca praticavano più o meno, di tanto in tanto, la perfidia e la crudeltà; né si potrebbe affermare che in seguito sia stato diverso, in nessuna epoca, senza escludere la nostra. Ma come oggi, la perfidia e la crudeltà, benché praticate, erano generalmente riprovate; come oggi, una nazione sola ne faceva freddamente e sistematicamente il principio stesso della sua politica per un fine di dominio imperiale. Una simile politica da parte del nostro nemico appare mostruosa e non lo era meno ai contemporanei dei Romani; la prova migliore é lo spesso velo di ipocrisia con cui i romani l'hanno ricoperta, ipocrisia così singolarmente simile a quella praticata ai giorni nostri, in particolare per quel che concerne il camuffamento dell'aggressione in legittima difesa. Se si era ipocriti allora come oggi é perché si concepiva il bene allo stesso modo. 

Ma se anche la morale fosse cambiata, questo non diminuirebbe la gravità dei fatto che ai giorni nostri si parli ovunque dell'antica Roma con ammirazione. Perché un uomo non può giudicare un'azione, a qualunque data essa risalga, secondo una concezione della virtù diversa da quella che serve come criterio per le proprie azioni. Se io oggi ammiro o anche giustifico un atto di brutalità commesso duemila anni fà, vengo meno, oggi, nel mio pensiero, alla virtù di umanità. L'uomo non é fatto a compartimenti, ed é impossibile ammirare certi metodi impiegati, senza far nascere in sé stessi una inclinazione a imitarli non appena l'occasione renderà facile tale imitazione."

Simone Weil - Sulla Germania Totalitaria (parte seconda, Conclusioni pp. 266-267)

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THAILANDIA / DICHIARA GUERRA A ‘PZIFER’ DOPO LA MORTE CEREBRALE DELLA SUA PRINCIPESSA

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Thailandia dichiara guerra a ‘Pfizer’, la star di Big Pharma che per prima al mondo ha ideato e prodotto il vaccino anti covid.

Il motivo? Presto detto. La principessa destinata al trono, Bajrakitiyabha Narendira Debyavati, è in stato di coma profondo dal quale – secondo i suoi medici – non si riprenderà mai più, a tre settimane dall’inoculazione della seconda dose di vaccino ‘Pfizer’, il ‘richiamo’.

Quarantaquattrenne, aveva una salute di ferro, mai una malattia in vita sua, neanche un’influenza o un semplice raffreddore.

Per questo motivo, il governo tailandese ha deciso di denunciare Pfizer: non solo chiedendo un risarcimento danni di proporzioni colossali, ma anche annullando i contratti firmati per l’acquisto di oltre 30 milioni di dosi. E con il denaro ottenuto per la restituzione di quanto già pagato, intende risarcire i danni patiti da tutte le famiglie tailandesi che hanno avuto un morto in casa per effetto del vaccino, o che abbiamo subito gravi danni alla loro salute: i famigerati ‘effetti avversi’ che si stanno registrando con sempre maggior frequenza in tutte le nazioni del mondo.


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Cicatrici

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È accaduto così quel giorno. Sono i cosiddetti ricordi indelebili. Entrano direttamente nella memoria a lungo termine più importante, quella storica. Ero preparato, avevo pensato a quel momento da tanto. Sapevo che sarebbe arrivato. Prima mai. Di quel pericolare periodo intendo. Perché per arrivare a quel punto di non ritorno ti devi macchiare di infamia. E questo per il mio carattere, per il mio "essere" non è contemplato. Per primo ho messo sul tavolo le manette, quasi contemporaneamente le chiavi. Chi era davanti a me non parlava. Mi ha accolto nel suo ufficio con uno sguardo che dice tutto. Quei silenzi che parlano. Anche l'atmosfera parlava. Si respirava. Una bolla emotiva. Solo chi ha una sensibilità particolare mi può capire. Gli altri non mi interessano. Non mi sedetti. Restai appositamente in piedi. Il secondo fu il tesserino. Ci mise un po' ad uscire dalla custodia, come in un romanzo quando le istituzioni, per mezzo dei suoi esecutori, portano via i bimbi ai genitori e loro si attaccano disperatamente alla porta. Un vano tentativo che però è anche un bellissimo gesto d'amore. Poi è toccato al distintivo. L'occhio si è concentrato subito sul simbolo principe, la stella che rappresenta lo Stato. Già lo Stato. Quello per cui ho dedicato quasi una vita intera. Ma il passato non conta. C'era il "qui e ora". Per ultimo l'arma. La sicura inserita. L'estrazione del caricatore. Poi come da manuale: "arma in sicura e priva di caricatore (doppio scarrellamento con arma puntata verso un punto sicuro) arma scarica". Il suono metallico echeggiava ancora quando misi l'arma sulla scrivania. Poi le firme e il saluto. Non si mosse chi era dall'altra parte. Mi vennero in mente le parole di una bellissima canzone

<<Spesso gli sbirri e i carabinieri Al proprio dovere vengono meno.

Ma non quando sono in alta uniforme.

E l'accompagnarono al primo treno.>>

Poi uscii. Non parlai con nessuno. Solo un abbraccio con un paio di colleghi, un attimo eterno. (...)

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Ambientalismo e Chico

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Con uno sparo, come uno sparo, scoppiò in faccia al mondo il problema della deforestazione in Amazzonia.

Così la storia di Francisco Alves Mendes Filho, o Chico Mendes, comincia, a partire dall’alba della sua attività in difesa dei seringueiros, i “raccoglitori di gomma” di caucciù. Gente che viveva nella foresta da oltre cent’anni, una vita di sussistenza serena garantita dalla raccolta di lattice, di noci brasiliane e altre attività pienamente sostenibili.

Alle prime avvisaglie di aggressione alla foresta, Francisco Alves Mendes Filho, estrattore di caucciù fin dalla nascita, formò un’unione dei seringueiros portandoli a battersi contro la devastazione e per creare aree protette, “riserve estrattive” gestite da comunità locali. Seppe unire contadini, indios, sindacalisti, preti e politici attorno a un’idea rivoluzionaria di foresta: un luogo senza padroni, in cui alberi e uomini possano vivere e crescere insieme, gli uni custodi degli altri.

Dedicò praticamente tutta la sua vita alla difesa dei lavoratori e dei popoli della foresta. Partecipò alla fondazione del Sindacato dei Lavoratori Rurali di Brasiléia e Xapuri, oltre alla fondazione del Partito dei Lavoratori dell’Acre e del Consiglio Nazionale degli estrattori di caucciù.

Nella sua lotta fuse il lavoro sindacale, la difesa della foresta e la militanza partigiana. Il suo lavoro fu riconosciuto internazionalmente, essendo stato premiato varie volte, anche dalle Nazioni Unite, che nel 1987 lo riconoscono come uno dei più influenti difensori della natura, conferendogli a Washington il premio Global 500 dell’Unep, agenzia dell’Onu per la tutela dell’ambiente.

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Gli antinfiammatori andavano bene!

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10 Volte Meglio, UCDL e il partito Animalista - Cambio d'ariaE’ su tutti i giornali, solo oggi, la notizia relativa all’utilizzo degli antinfiammatori per la cura precoce del Covid.

Lo conferma uno studio di 'The Lancet’, la prestigiosa rivista scientifica internazionale che riassume i risultati delle ricerche del Mario Negri e dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

“La terapia a base di antinfiammatori (in particolare non steroidei, i Fans), avviata all’inizio dei sintomi, riduce il rischio di ospedalizzazione per Covid dell’85-90%”, afferma la rivista. Due anni e mezzo dopo, finalmente, quello che i medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 dicono dal marzo del 2020 è finalmente scolpito nella pietra.

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E' caduto il governo 'dei migliori'

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E' caduto il governo. 

"Dei migliori" dicevano ma, a me, tutta 'sta miglioria, non m'é parso proprio di vederla. Invece mi sembra di aver visto bene il contrario, e cioé l'inizio di una dittatura mascherata da democrazia.

Intanto ci hanno tolto DIRITTI da due anni a questa parte, con una serie di misure che ricordano tanto il fascismo, a partire da quel documento là, che sembrava divenuto necessario per compiere i normali gesti della vita quotidiana: il Green Pass, una tessera fascista 3.0.

Il governo dei migliori ha ricattato e impedito alle persone di lavorare quando l'art.1 della nostra Costituzione recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro." Se abbiamo disatteso l'art. 1, figuriamoci cosa può esser successo dopo ... vediamolo brevemente.

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Un'importante sentenza

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Dopo tanto buio, finalmente un po' di luce ...

Il 6 luglio 2022 diventerà una data importante. Il tribunale di Firenze ha approvato una sentenza che annulla il provvedimento preso dall’Ordine degli Psicologi della Toscana nei confronti di una dei suoi iscritti, il motivo: “la sospensione dell’esercizio della professione rischia di compromettere beni primari dell’individuo quale il diritto al sostentamento e il diritto al lavoro”Dopo due anni di lotta – in cui sono stati in molti a combattere per difendere la propria libertà e i propri diritti – “una grande giudice e una grande sentenza” aprono un nuovo spiraglio e danno un po’ di speranza.

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La strategia psicologica del totalitarismo, la sua ossessione del controllo delle masse e il transumanesimo.

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COVID-19 y el totalitarismo venezolano - EsLibertad“Prendo spunto da una recente intervista del Prof Mattias Desmet, psicologo, apparsa sui social media durante la quale ha analizzato il processo di formazione delle masse per proporre una riflessione che giudico importante e attuale.

Oggigiorno la nostra vita quotidiana è frenetica per la quantità crescente di scadenze lavorative e burocratiche da ottemperare. Una vera e propria catena di montaggio in termini di assorbimento e dispendio di energie.

Questa condizione, ormai, ci costringe ad analisi spesso superficiale e sbrigativa su molti temi e allora si tende ad affidarsi ai “main stream media” (MSM). Spesso i MSM però ci propongono analisi parziali, che tendono a imporci un punto di vista parziale che ci preclude la possibilità di sviluppare un punto di vista più ampio. Quasi sempre, infatti, i fenomeni sociali sono interconnessi e coinvolgono diversi piani, generando progressivamente l’effetto e l’impatto complessivo sulle nostre vite.

I piani sono spesso molteplici e possono sembrare distaccati se l’analisi e sbrigativa, quali: il piano scientifico, quello medico-sanitario, sociale, psicologico ed antropologico che invece spesso si intersecano e molto frequentemente sono interdipendenti.

Quindi, quando si parla troppo e solo di virus e/o di pandemia in realtà spesso si tratta di un banale stratagemma per distogliere le coscienze dai veri obiettivi che si stanno perseguendo. Un po' come si fa con il sonaglio dei bambini.

I totalitarismi moderni, infatti, hanno ormai dismesso l’uniforme e le parate militari, si sono evoluti adeguandosi ai tempi.


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L'indirizzo della Sapienza

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Negli stessi giorni in cui gli italiani che hanno legittimamente scelto di non vaccinarsi stanno ricevendo i primi avvisi relativi alle inique sanzioni, l’Università di Roma La Sapienza organizza per i suoi studenti una Lectio Magistralis del Presidente della Corte Europea dei diritti dell’uomo, intitolata “Diritti umani e persone vulnerabili”.

All’incontro parteciperanno il Presidente della Corte costituzionale e altri eminenti giuristi. Naturalmente vorrei partecipare anch’io: chi non sarebbe lieto di sentir parlare di diritti umani, di questi tempi?

Ma purtroppo non mi è possibile: come già accaduto per le celebrazioni della Festa della Donna, l’8 marzo scorso, la Sapienza subordina la partecipazione all’esibizione dell’inutile Green Pass e assegna 0,5 crediti formativi agli studenti che partecipano “in presenza” (e quindi con il Green Pass), ma non a quelli che partecipano “da remoto”.

Come è possibile che la Rettrice della Sapienza o il Presidente della Corte costituzionale o lo stesso Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo non si rendano conto della macroscopica contraddizione che esiste tra organizzare una Lectio Magistralis sui diritti umani, e consentire la partecipazione alla stessa a una sola categoria di studenti? E come è possibile che non se ne rendano conto gli stessi studenti?


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione.   Scrivetemi per le copie.


Fiori di Bach e Cartoni 19 Skinner


 BEECH

Se diventi intollerante

verso chi non é, o si comporta come te.