Giornalisti & Giornalisti

Martedì 27 Marzo 2012 00:00
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<Però uno si chiede “ho firmato un accordo, fatto secondo le leggi dello stato, che stabilisce la fine della mia vita lavorativa, poi ne arriva un’altra che dice “hai 60 anni, non hai più stipendio , non hai più lavoro, ma non ti preoccupare, in attesa di prendere la pensione, forse ti darò un sussidio”. Ma non è che siamo arrivati fin qui senza metterci del nostro. Qualcuno ha mai votato contro quei governi che fin dall’inizio degli anni 70 hanno permesso ai dipendenti statali di andare in pensione, di smettere di lavorare dopo 19 anni e mezzo? Nel 1973 è stata costruita e vinta una campagna elettorale che mandava in pensione le dipendenti pubbliche dopo 14 anni 6 mesi un giorno. Era il governo Rumor, Ministro del lavoro Luigi Bertoldi. Pace all’anima loro. Quest’andazzo è andato avanti fino al ‘92, quando Amato fa uno sforzo, e i 14 anni e mezzo li porta a 20. (...)

Dai dati del casellario centrale: ci stiamo ancora trascinando mezzo milione di pensionati baby che ogni anno ci costano 9 miliardi. I parlamentari, incassano da 60 anni privilegi puri, che tradotti in euro sono 200 milioni l’anno. Poi politiche per la famiglia zero, così la popolazione invecchia e sono di più quelli che incassano di quelli che versano. Nella prima metà degli anni 2000, quando le cose andavano bene, politiche per la crescita zero. Quindi la crisi con 2. milioni e mezzo di disoccupati. Per evitare la bancarotta abbiamo promesso il pareggio di bilancio a due anni. Però bisogna trovare i soldi. Meno pensioni paghi e più soldi trovi. Negli ultimi 20 anni sono state fatte 6 riforme, anche giuste, ma ci fosse stata una volta che chi ha imposto sacrifici avesse detto: vale anche per me.>

Milena Gabanelli, in studio a Report del 25 marzo 2012

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Commento: Grazie Milena! E' stato confortante sentirti parlare l'altra sera, dopo giorni di trincee ideologiche e olio bollente sugli assedianti. Meno male che anche tra i giornalisti qualcheduno che la vede diversamente, fortunatamente c'é. Io cominciavo a sentirmi sola ...