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di Valeria Ballarati

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Home Fatti Poi vi dico ... Vasco a Firenze 2015

Poi vi dico ... Vasco a Firenze 2015

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E adesso COSA vi dico?

Come ve lo racconto l'entusiasmo che si sprigiona dai 40mila riuniti dentro all'Artemio Franchi di Firenze? Non si può, dovete andarci di persona, é necessario. Là si che vi renderete conto! Una volta all'interno dello stadio avrete la dimensione del fenomeno che quest'uomo e la sua band sono capaci di generare cantando. Vedrete l'attesa e la vitalità di un attacco preciso sui brani più famosi, per cantare tutti riuniti in un'unica voce, abbastanza forte da far sparire il potente impianto audio, tanto che ad un certo momento i microfoni debbano essere alzati.

I concerti del Komandante sono sempre una grande festa!


E' un Vasco pieno di energia. Con quella faccia furba, a 63 anni, si diverte ancora come un ragazzino. E noi con lui! L'età e la fatica della performance comincino a farsi sentire e di tanto in tanto deve obbligatoriamente prendersi qualche pausa per bere e riprender fiato, all'interno di uno spettacolo rock della durata di tre ore. Noto che ha messo su qualche chiletto e mi sta benone: penso che se mangia vuol dire che é sereno, e poi la forza gli serve per il tour, sempre impegnativo dal punto di vista mentale e fisico.

Ai suoi concerti la gente arriva da ogni dove: in attesa dal giorno prima, accampata con la tenda appena fuori dallo stadio consuma una cena fugace prima dell'inizio del concerto;  già dentro lo stadio dal pomeriggio, nel prato, sotto il sole, disposti ad attendere che venga sera prima che l'aria si rinfreschi un po'; e poi la maggiorparte di noi, in arrivo solo in tempo utile per l'inizio del concerto. Le auto, le vespe e i motorini sono incastrati dove si può, ingorgando di fatto l'area, nonostante la massiccia presenza di personale addetto all'ordine. Ma come li gestisci 40mila traboccanti di felicità? Non li gestisci ...

Vivrete tante emozioni. Vedrete persone diverse e solidali intonare insieme cori da stadio e poi ridere di gusto; ballare come matti e spogliarsi senza vergogna; fare gestacci a chissachi, accendere bengala colorati di straforo o magari chiedere all'amata di sposarlo attraverso uno striscione appeso alla balaustra - Maura, vuoi sposarmi? - Potreste anche decidere che é il vostro momento di sfogarvi, talvolta é terapeutico. Butterete fuori il negativo sui testi di Siamo soli, Quante deviazioni hai, C'é chi dice no, Siamo solo noi, Vivere.

Naturalmente non ce ne siamo andati appagati: Vasco non basta mai. A qualcuno é mancata una canzone, un'altra ... ne ha scritte così tante in trent'anni di carriera, non potrebbe cantarle tutte. A me questa volta é mancata Anima Fragile; mia figlia aspettava Ogni volta mentre la mia amica Katia avrebbe voluto Gli spari sopra.

Non importa, va bene così, grazie!  Sei sempre il Re del palco! 

Prossima tappa é San Siro, a Milano, il 17 e 18 giugno.

v.b.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

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