Lunedì 02 Luglio 2012 00:00
Un orto benedettino?
Regalatevi almeno una volta nella vita l'esperienza di andarci a camminare. In silenzio, da soli.
C'é una cura, tutta benedettina, nel fare le cose, che anche nell'orto diventa evidente e visibile. Fare bene le cose perché qui il labora é sempre anche un ora, un ringraziamento gioioso. E' fatto di gesti e opere concrete, ancora prima che di parole verso i doni del Creato.
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Mercoledì 20 Giugno 2012 00:00
(...) Monte Oliveto ha il suo rumore: il vento.
Vetno sui cipressi del viale che dall'ingresso, dove c'é il ristorante e il parcheggio per i visitatori, conduce giù veso l'abbazia e, accanto, alla foresteria. Venti che, quando sali nella cella che ti viene destinata al primo piano, senti che si azzuffano nella vallata che sprofonda rapida. Refoli che si inseguono veloci lungo i colli brulli delle crete dove il grano, il vigneto, l'ulivo cedono il passo al pascolo. Di tanto in tanto, all'inizio di qualche strada sterrata al lato di quella che porta all'abbazia, vedi un annuncio che propone il "pecorino delle crete" prodotto dai pastori di qui. (...) Vedo l'elenco di nomi e ripenso all'incontro di Poggibonsi sullo spaesamento.*
Mi balena in testa che, tanto per cominciare, per difendersi dallo spaesamento occorrerà da parte di tutti, o almeno di molti, imparare di nuovo a dare i nomi precisi alle cose. I nomi esatti ai gesti, ai lavori, ai luoghi. A quanto prova il cuore e a quanto passa per la testa.
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Venerdì 15 Giugno 2012 00:00
Cambia ciò che é superficiale, e anche ciò che é profondo cambia il modo di pensare cambia tutto in questo mondo.
Cambia il clima con gli anni cambia il pascolo il pastore e così, come tutto cambia, che io cambi non é strano.
Cambia il più prezioso brillante di mano in mano il suo splendore cambia nido l'uccellino cambia il sentimento degli amanti.
Cambia, tutto cambia ...
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Mercoledì 13 Giugno 2012 00:00
SCIALLA!
Espressione tipica del gergo giovanile romano per intendere “lascia stare”, “stai tranquillo”, “calma”, “non t’agitare”, è una commedia dolceamara sulle disillusioni di una generazione (quella dei 50/60enni) costretta a confrontarsi con gli stili di vita di adolescenti con pochi valori, punti di riferimento, ideologie ed utopie. Uno sguardo onesto e sincero sui rapporti intergenerazionali tra quelli che oggi sono padri irresponsabili e figli che si sentono troppo adulti.
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Lunedì 21 Maggio 2012 00:00
Piatta come il tavolo
su cui é posata
sopra di lei niente si muove
né muta posto.
Sopra di lei il mio respiro umano
non crea vortici d'aria
né sfuma affatto i suoi nitidi colori.
Perfino i mari sono sempre amichevolmente turchini
sui suoi bordi sdruciti.
Qui tutto é piccolo, accessibile, vicino.
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Giovedì 12 Aprile 2012 07:53
Ci sono cataloghi di cataloghi. Poesie su Poesie.
Ci sono drammi su attori recitati da attori. Lettere in risposta a lettere. Parole che spiegano parole. Cervelli impegnati a studiare il cervello. Ci sono tristeze contagiose come il riso. Carte nate da carte macerate. Sguardi venduti. Casi declinati da casi. Fiumi grandi per il copioso contibuto dei piccoli. Foreste infestate da foreste. Macchine destinate a produrre macchine. Sogni che all'improvviso ci destano da sogni. Una salute di ferro necessaria a riacquistare la salute. Scale che portano giù come portano su. Occhiali per cercare occhiali. L'inspirazione e l'espirazione del respiro. E ci sia anche, almeno di tanto in tanto, l'odio dell'odio. Perché alla fin fine c'é l'ignoranza dell'ignoranza. E mani ingaggiate per lavarsene le mani.
Una delle ultime poesie a cui Wislawa Szymborska lavorava.
Ciao, a lunedì!
Sabato 31 Marzo 2012 00:00
Tutte le lettere d'amore, di Fernando Pessoa
Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore, come le altre, ridicole.
Le lettere d'amore se c'è l'amore, devono essere ridicole.
Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d'amore ridicole.
La verità é che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole come tutti i sentimenti sdruccioli sono naturlamente ridicole)
Ascolta Todas las cartas de amor ... di Roberto Vecchioni
Arrivederci Professor Tabucchi!
Mercoledì 21 Marzo 2012 00:00
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Non ti porterò dei fiori
ma ti prenderò per mano e ti porterò dai fiori.
Non un mazzolino di fiori, ma un bosco
macchiato dalle primule, ombreggiato dalle viole.
Ti donerò la primavera.
Pam Brown, 1928
(scrittrice e poetessa australiana)
Martedì 20 Marzo 2012 00:00
La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up, e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità, come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill, mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR...
Bella, d'una sua bellezza acerba, bionda senza averne l'aria, quasi triste, come i fiori e l'erba di scarpata ferroviaria, il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...
Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina, lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina ed io.... sentivo un' infelicità vicina...
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Sabato 03 Marzo 2012 00:00
I GIUSTI (di George Louis Borges)
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla Terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla Terra ci sia Stevenson. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
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