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di Valeria Ballarati

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Home Racconti e Poesie 24 Settembre 1886, Moseley, Birmingham

24 Settembre 1886, Moseley, Birmingham

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Il 24 settembre 1928 era un normale giorno di visita.

La clinica del Dott. Bach si trovava in uno stabile a tre piani nel centrale quartiere di Marylebone, al n. 82 di Harley Street, una via nota per il gran numero di specialisti in medicina e chirurgia che vi praticavano. Il logopedista Lionel Logue riceveva al n. 146; il Dottor Charles Wilson, medico privato di Winston Churchill, al n° 29; il famoso dermatologo James Galloway al n° 54. Altre personalità vi dimoravano e, ugualmente, illustri esponenti politici, della letteratura, architettura e pittura, avevano scelto quel luogo per stabilirsi in anni precedenti.

Divideva lo stabile con due colleghi chirurghi, il più noto dei quali era il Generale Gordon Watson. Il Generale aveva prestato servizio come medico nella guerra in Sud Africa contro i boeri, antichi coloni olandesi occupanti i ricchi territori della Repubblica del Transvaal e dello Stato Libero di Orange, in disaccordo con le mire espansionistiche dell’impero britannico. Quando il conflitto infuriò - dal 1899 al 1902 - si adoperò per la cura dei feriti inglesi, un servizio che gli aveva fruttato una medaglia al valore, esposta in bella vista nel suo ambulatorio; tornato in patria s’era poi interessato all’ortopedia, abbandonandola quasi subito per dedicarsi alla proctologia e alla chirurgia per il cancro del retto, motivo per cui era conosciuto ed apprezzato. 

Incrociarlo nell’andito gli ricordava un periodo della sua vita ...


Da ragazzo, a sedici anni, aveva lavorato come stalliere al Reggimento militare di cavalleria di ritorno dalla guerra in Sud Africa, dopo aver lasciato improvvisamente il lavoro alla fonderia di ottone, la fabbrica di suo padre, che non sopportava più. Il Worcestershire Yeomanry era una milizia mercenaria, soldati-contadini inviati a rinforzo per contrastare i boeri che avevano avuto la meglio inizialmente, e benché occuparsi degli animali fosse un duro lavoro, lavorare all’aria aperta era per la sua indole girovaga un toccasana, e un netto miglioramento rispetto all'ambiente spento e fumoso della fabbrica. Gli orari rigidi di fonderia e il rinunciare alle sue passeggiate lo avevano ridotto senza forze. La decisione di iscriversi all’Università di Birmingham per studiare Medicina era arrivata poco dopo.

L’ambulatorio di Harley Street era sempre molto frequentato.

Gli rendeva più di 5.000 sterline l’anno – lo stipendio medio annuo era di 300 - e venivano qui prodotti i suoi famosi vaccini da spedire in Europa e America. Quella mattina arrivò con l’intenzione di testare i nuovi preparati omeopatici sui pazienti, e accertare così l’esistenza di una corrispondenza tra l’intuizione del giorno precedente e il temperamento di chi aveva una malattia in corso. Entrò nella sala d’attesa salutando e socchiuse la porta dietro di sé.

“Buongiorno Dottore!” lo salutò Nora allegramente.

“Buongiorno a Voi” disse posando la sua valigetta e prendendo il camice dall’attaccapanni.

A prima vista si sarebbe detto che tra i due, il Medico era lei: il suo camice candido ben stirato e abbottonato le conferiva l’aspetto autorevole di chi aveva terminato il corso di Laurea in Medicina; di contro il camice del Dottore, rimasto appeso nel fine settimana, si era sgualcito e nemmeno indossandolo aveva dato al vero Medico quell’aria di prestigio che solitamente gli era propria: somigliava più a un amico farmacista, o erborista.

“Buon compleanno!” disse ancora.

Bach si sorprese. “Ve ne siete ricordata.”

“L’avevo sul calendario: ho preparato un dolce per i vostri 42 anni.” 

(tratto dal Romanzo L'uomo dei Fiori, L'Erudita di Giulio Perrone Editore)


Il 24 settembre 1886 a Moseley, sobborgo di Birmingham, nasceva il Dottor Edward Bach.


 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 10 Crudelia


HOLLY

Per sentirsi meglio in caso di

Odio, Sospetto, Invidia, Gelosia

e altri sentimenti forti