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di Valeria Ballarati

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L'amore perduto

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Ogni tanto succede.

Un liceale in vacanza, a passeggio sul lungomare di qualche cittadina ligure, incrocia lo sguardo di una coetanea. Lui è un Eugenio di Cusano Milanino, lei un’Ofelia di Rivalta Torinese. Insieme sono una storia d’amore, la prima per entrambi. Ma le vacanze finiscono, le famiglie e le distanze stemperano gli entusiasmi, le comunicazioni rigorosamente cartacee (siamo negli Anni 50), che celano i messaggi di passione sotto i francobolli, col tempo si diradano. Eugenio e Ofelia si perdono, trovano i compagni delle loro vite e costruiscono famiglie resistenti. Passa mezzo secolo, anche di più, e i fidanzati dell’adolescenza sono diventati due vedovi anziani. Ofelia incontra casualmente un vecchio vicino di casa che è tuttora in contatto con Eugenio...


Dopo qualche giorno a casa di Ofelia suona il telefono: «Ciao… (la chiama con un diminutivo che solo loro conoscono e che dopo sessant’anni non hanno dimenticato). Mi vuoi sposare?». Sabato 14 settembre, nella chiesa di Gignese sul Lago Maggiore, l’ingegnere Eugenio Griziotti e la signora Ofelia Filip, presidente onoraria di un’associazione benefica dal nome profetico di Amar, si sono uniti in matrimonio. 

Non a tutti è concesso di ritrovare il primo amore perduto. Ma tutti hanno un sogno o un talento coltivato negli anni della giovinezza e poi messo da parte per tanti motivi. Eugenio e Ofelia sembrano volerci dire che ogni desiderio negato, purché profondo, è ancora vivo, e che lo si può realizzare finché si è vivi. Forse si comincia a morire proprio quando si smette di credere che quel che solo ogni tanto succede potrebbe succedere sempre.


dalla Rubrica Buongiorno di Massimo Gramellini


Commento:

quest'uomo ogni tanto mi stupisce.
Per questo continuo a seguirlo.
Mi stupisce e mi fa pensare, come quella volta che vidi I Ponti di Madison County: là avevo avuto mal di stomaco per due giorni. Indubbiamente sono ancora viva ...
(Bel riferimento ai francobolli)


 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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