Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Avevo detto "inutili statistiche"?

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Avevo detto

"inutili statistiche" ? Ecco, appunto.

Nel ringraziare l'avvocato per tutte le premesse (sue) e per la "tranquillizzante" statistica che ci vede dunque pienamente tutelate, gradirei però conoscere come mai nel nostro paese - ma anche in altri citati - le donne sono meno occupate degli uomini* meno ammesse ai posti di comando, per nulla presenti in politica e c'é bisogno di far ricorso a quote "rosa" per infilarcene qualcuna a forza nei posti totalmente maschili che contano.

Si sarà mai accorto l'Avvocato Mazzola che gli uomini al comando scelgono sempre uomini e mai donne?

Non ci sono politiche che permettono alle donne di allinearsi lavorativamente agli uomini, ed é chiaro perché: nei posti dove si fanno le leggi ci sono avvocati e legislatori maschi, che la pensano come l'autore dell'articolo, e cioé che "il fenomeno non esiste". (lo dicono le statistiche!)

L'indipendenza di una donna parte proprio da li: dal poter lavorare per mantenersi e poter così decidere autonomamente della propria vita e dei figli, qualora ci siano. Moltissime donne non sono in grado di mantenersi da sole, diciamolo. Molte donne vorrebbero lavorare e dedicarsi ai flgli contemporaneamente ma sono costrette a scegliere perché non possono fare entrambe le cose, non essendoci adeguate tutele.

Non é una guerra tra sessi, caro lei, é una battaglia culturale per ottenere davvero le stesse opportunità, che al momento purtroppo non ci sono, e nonostante lei faccia parte della giusta commissione pare non se ne sia accorto: perché?

Nel loro delirio di onnipotenza molti uomini pensano che gli sia permessa ogni cosa nella società, anche uccidere, proprio perché sono uomini. Gli uomini diversi da questi sono purtroppo una esigua minoranza. Nessuna statistica al riguardo.

 

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La Maestra Tiziana

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Tema: parla di una delle tue maestre.

 

L'insegnante di cui voglio parlare in questo testo é la Maestra Tiziana.

Ha i capelli ci un colore rosso-marrone, porta sempre una sciarpa, si veste sempre con camicia e pantaloni (ma di solito non sono colori accesi) e porta sempre le scarpe da ginnastica.

Il suo carattere:

la maggior parte del tempo é sempre simpatica, ma quando si arrabbia vorrei o scomparire o diventare piccola come una formica o fuggire all'estero, ma quando sgrida me ci rimango malissimo, dovrei arrabbiarmi, ma ho paura di arrabbiarmi con lei anche nel pensiero.

La sua materia:

la maestra ci insgna italiano, scienze, matematica e geometria: a lei piaceva storia ma ... gliel'hanno tolta.

Cosa penso di lei:

A me piace molto stare con lei e le voglio bene.

 

 

 

 

Scendi c'é il cinema

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Al via la quinta edizione di "Scendi c’è il Cinema"

Portare il cinema nei quartieri. Anzi, direttamente nei cortili delle case popolari. È l’idea lanciata da “Scendi c’è il cinema”, proposta culturale del Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, col contributo del Consiglio di Zona 6, finalizzata all'aggregazione e alla coesione sociale all'interno dei quartieri popolari coinvolti. “Scendi c'è il cinema” è un cinema all'aperto ma soprattutto un percorso di partecipazione: sono le case popolari e i suoi abitanti che si aprono alla città e mostrano la ricchezza e la forza dei quartieri di periferia. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di proiezioni di film nei cortili dei caseggiati popolari e in alcuni luoghi significativi del Giambellino, con il coinvolgimento diretto degli abitanti nell'organizzazione.

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Ciao - Sono vegan

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Royal London Hospital per la Medicina Inegrata

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Il Royal London Hospital per la Medicina Integrata fu fondato - come il London Homoeopathic Hospital - dal dottor Frederick Foster Hervey Quin nel 1849. Egli fu tra i primi medici a praticare l'omeopatia in Gran Bretagna e studiò con il suo fondatore: Samuel Hahnemann. L'originale London Homoeopathic Hospital era in Golden Square, Soho, e fu fondato il 10 ottobre 1849, anche se non ricevette il suo primo paziente fino al marzo dell'anno successivo.

Quin era una figura di primo piano nella società londinese e molto ben collegato, essendo stato medico della regina Vittoria, suocero del Principe Leopoldo, padre del principe Alberto. Era un amico personale di Charles Dickens e padrino di uno dei suoi figli. Tra gli altri suoi pazienti c’erano il pittore Landseer e il romanziere Thackeray. Ma nonostante le sue buone conoscenze Quin era impegnato nel portare l'omeopatia al popolo.

Il primo grande successo per l'ospedale arrivò nel 1854, quando un’epidemia di colera scoppiata nel quartiere di Soho, proveniente dall’acqua della pompa di Broad Street (questa è stata l'epidemia peggiore e terminò quando il dottor John Snow rimosse il manico della pompa) . A quel tempo, l’Ospedale Omeopatico Londinese era l'ospedale più vicino alle pompe dell’acqua e raggiunse un notevole successo nel trattamento delle vittime dell'epidemia. Il tasso di mortalità dell’Ospedale Omeopatico fu del 16% rispetto al 53% del vicino ospedale Middlesex. Anche allora c'era scetticismo verso l'omeopatia: un rapporto sull'epidemia per il Parlamento dell'anno successivo aveva omesso i dati dall'ospedale. Questi dati furono pubblicati solo dopo un discorso di fuoco alla Camera dei Lord di Lord Grosvenor, presidente del consiglio dell’Ospedale.

La sua reputazione continuò a crescere e l'omeopatia guadagnò crescente sostegno. Solo dieci anni dopo la sua costituzione, nel 1859, un nuovo e più grande ospedale Omeopatico fu costruito sul suo sito in Great Ormond Street e una nuova ala, di fronte a Queen Square, fu aggiunta nel 1911.

Molti medici omeopatici noti sono stati associati al RLHH nei secoli 19 e 20, tra cui Robert Ellis Dudgeon, John Henry Clarke, James Compton Burnett, Edward Bach, Charles E Wheeler, James Kenyon, Margaret Tyler, Douglas Borland, Sir John Weir , Donald Foubister, Margery Blackie e Ralph Twentyman tra gli altri. I nomi famosi non sono solo i medici: la signorina Marion Brew, 'Lady Soprintendente' o Matrona negli anni 1875-1906, fu figura di spicco nella professione infermieristica.

Traduzione di Valeria Ballarati

https://www.uclh.nhs.uk/ourservices/ourhospitals/rlhim/pages/historyofrlhim.aspx


 


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