Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Quanno ce vò, ce vò

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Avrei potuto scrivere sulle ultime affermazioni e gli ultimi episodi riguardanti il nostro Premier.

Avrei potuto riportare la lettera e le toccanti parole di una mamma orgogliosa di avere un figlio gay. E poi ho visto questa vignetta e mi sono detta: ma é quello che mi serviva!

Si, l'ammetto: non é proprio il mio stile ma, come si dice a Roma ... quanno ce vò, ce vò!

 

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Invertire la rotta

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Giovedì sera mi hanno rapinata.
Tutto bene, sono qui a raccontarvelo e quindi tutto bene, solo un po’ di spavento.
Era un ragazzo di circa vent’anni, alto, indossava dei jeans e una felpa bianca col cappuccio calato sulla fronte; è entrato velocemente, giunto di fronte alla cassa ha alzato la felpa estraendo un lungo coltello lucente, me l’ha puntato addosso e mi ha detto:
dammi i soldi! Dammi tutti i soldi che hai!
Nei primi attimi non ho realizzato, si sono accavallati dei pensieri.
Fissavo impressionata il coltello, di acciaio, satinato, con una lunga lama un po’ ricurva.

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Il Cambiamento

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Stamani mentre venivo a lavorare ho fatto un giro più lungo e sono passata per una zona di campagna che non vedevo da un po’. Su un grande campo prima destinato a prato c’era un cambiamento in atto: installavano molti pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica.

L’ho trovato strano.

Sebbene io sia a favore delle energie alternative trovo strano che per questa ragione si stravolga il paesaggio di campagna. Secondo me il solare dovrebbe essere posato dove ci sono già superfici esposte, ad esempio sui tetti degli edifici. Non considerare l’impatto che questi oggetti, pur utilissimi, hanno sul territorio è sbagliato.

Quel campo confina con la zona industriale ed era bordato di ulivi a lato strada; sul fondo una proprietà privata lasciava intravedere dei grandi Pini marittimi. Oggi degli ulivi non c’è n’é l’ombra e al loro posto è stata innalzata un’alta recinzione di ferro. Laddove lo sguardo si perdeva nella profondità del campo ora in bella vista ci sono solo file di supporti di alluminio pronti ad alloggiare i pannelli che raccoglieranno il sole, e i pini  sono scomparsi.

Non è un bello spettacolo.

 

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Un pellegrinaggio movimentato

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Siamo tornati ieri, tutto bene anche se questa volta è stato un pellegrinaggio movimentato.

L’allarme bomba a Lourdes è scattato poco prima delle due di pomeriggio e d’un tratto, dal nulla, si è materializzato un servizio d’ordine che definire imponente è riduttivo. Con un’efficienza che ha dello straordinario, in poco tempo - circa dieci minuti - e senza creare allarme, il Santuario era svuotato delle oltre ventimila persone stimate all’interno.
Tre bombe avrebbero dovuto esplodere alle tre di pomeriggio in tre diversi  santuari.

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