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di Valeria Ballarati

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I Creativi Culturali

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I CREATIVI CULTURALI: 

L'ALTRO MODI DI PENSARE E DI VIVERE  
di Erwin Laszlo  


Possiamo pensare in modi radicalmente nuovi i problemi che affrontiamo? 

La storia ci dimostra che le persone possono pensare in modi molto differenti.  C'erano, in Oriente e in Occidente, sia nel periodo classico, che nel Medio Evo ed anche nelle società moderne, concezioni molto diverse sulla società,  sul mondo, sull'onore e sulla dignità.  Ma ancora più straordinario è il fatto che anche persone moderne delle società contemporanee possano pensare in modi diversi.  Questo è stato dimostrato da sondaggi di opinioni che hanno indagato su cosa i nostri contemporanei pensano di loro stessi,  del mondo e di come vorrebbero vivere ed agire nel mondo.
 
Una recente indagine della popolazione Americana ha dimostrato modi di pensare e di vivere molto differenti. Questo è molto importante per il nostro comune futuro, poiché è molto più probabile che alcuni modi di pensare preparino il terreno per uno scenario positivo piuttosto che altri.  

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LISTAOUTING

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 outinglist  23 settembre

 ore 10.00
 

Questa iniziativa nasce per riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva.

L’outing (termine che viene usato in modo sbagliato dai giornalisti italiani che sono in molti casi ignoranti e pigri) è uno strumento politico duro ma giusto. In cosa consiste: dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali.

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IVA - dal 20 al 21%

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Scatta domani la nuova aliquota Iva   da 20%  --------->  a  21%

 

Quello che intendevo ieri ...

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Al sole dopo 30 anni da cavie:

gli scimpanzè e la libertà ritrovata

 

Dalla gabbia al parco:

«Si sono abbracciati, hanno riso»

 

Guardate il Video 

 

MILANO - I raggi del sole accarezzano la pelliccia, le gocce di pioggia cadono sul naso e per la prima volta sentono l’erba sotto i loro piedi. Dopo oltre 30 anni Alfred, David, Xsara, Susi e altri 34 scimpanzè escono dalle gelide e buie stanze del laboratorio, usati come cavie per ogni sorta di test, e scoprono la libertà. In un rifugio in Austria gli animali ricominciano una nuova vita.

DALLA GABBIA AL PARCO - Salvati da un triste destino: molti di loro non hanno mai visto la luce del sole, in quanto nati e cresciuti in laboratorio. Strappati alle loro madri uccise da cacciatori in Africa sono arrivati ancora cuccioli nella Bassa Austria in piccoli contenitori. Un laboratorio di ricerca di una grossa casa farmaceutica li ha poi utilizzati per vari esperimenti: sono stati infettati con il virus dell'epatite e con quello dell'AIDS. Per anni sono rimasti in gabbie piccolissime, senza nessun contatto con gli altri animali della loro specie. Hanno visto solo persone con strane mascherine e camici protettivi simili a tute spaziali.

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Verso la scelta vegetariana (di serie A)

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“Vegetariani si può, vegetariani si deve” (Umberto Veronesi)

Nel nuovo libro di Umberto Veronesi e Mario Pappagallo gli autori indicano nel vegetarianesimo un’opzione che tutti dovrebbero considerare; un cambiamento in primo luogo per la qualità della propria vita, ma anche per la difesa del pianeta e per evitare le sofferenze inflitte a molti animali.

Partendo dalla sua esperienza personale e dalle sue ricerche di oncologo, il professor Veronesi espone le ragioni legate all’etica, alla sostenibilità ambientale e alla salute che consigliano – anche fin dall’infanzia - l’adozione della scelta vegetariana.

Mario Pappagallo illustra quindi, in modo scientifico ma accessibile, come l’alimentazione sia la prima alleata della salute e come svolga un ruolo essenziale nella prevenzione di numerose malattie e in particolare di molti tipi di tumore.

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Indro Montanelli di Beppe Severgnini

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Indro Montanelli dieci anni dopo, spiegato a un diciottenne


Era disposto a sacrificare molto alla chiarezza e alla semplicità. Sosteneva che se un articolo di giornale contiene due idee, una è di troppo

Era un irregolare. Troppo alto, troppo magro, troppo bravo, troppo malinconico, troppo buono, troppo orgoglioso per darlo a vedere. Come spiego un soggetto così, a te che hai diciott'anni e sei nato ai tempi di Manipulite? Potrei dirti, per cominciare, che le sue mani erano pulite davvero. Visto cosa maneggia un giornalista, oggi come allora, aggiungerei: conosceva bene se stesso e gli italiani. Per fortuna, ogni tanto si sbagliava.

L'Italia, diceva, ha molti rimpianti e alcuni rimorsi, ma poco orgoglio e nessuna memoria. Per questo, Montanelli era convinto che tutti si sarebbero presto scordati di lui. Sostenevo il contrario, sfidando la sua collerica misantropia. Sono arrivato a proporgli una scommessa, sapendo di non poterla riscuotere. Perché l'ho vinta. Di Montanelli ci ricordiamo eccome, in tanti, anche per merito dell'uomo che lo ha impegnato e amareggiato negli ultimi anni, e oggi continua a fare lo stesso con tanti di noi: Berlusconi.

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Il Metodo del Sole

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“Non aveva idea di quali piante avessero le proprietà medicinali che cercava  ma sapeva che si sarebbe trattato di piante di altissima qualità, perché si era convinto che le sostanze tossiche e le piante velenose non potessero avere una reale funzione guaritrice. Riteneva altresì che fosse necessario scoprire un metodo di produzione più semplice di quelli utilizzati.

Bach trascorreva il giorno ad esaminare una grande varietà di piante, annotando il terreno sul quale avevano scelto di crescere, il colore, la forma, il numero dei petali e se la riproduzione avveniva per tubero, radice o seme. Sedeva per ore presso la stessa pianta, attraversava paludi ed acquitrini, scalava montagne, camminava per miglia per i sentieri e i campi imparando tutto ciò che poteva sull’habitat e sulle caratteristiche di ogni fiore, pianta, albero.

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Gli oncologi contro Vasco

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Il rocker torna sulla polemica con gli oncologi, dopo le sue dichiarazioni sul cancro: "Rivendico il diritto a decidere a quali cure sottopormi".
 
(...)

LA POLEMICA CON GLI ONCOLOGI - E in tema di malattia Vasco torna sulla polemica con gli oncologi. «Non potete continuare a dirmi che io non posso dire, perché altrimenti sono un cattivo maestro. Io sono io, dico la mia opinione, o debbo star zitto perchè altrimenti influenzo chi? Basta con queste stupidaggini. Con tutto il rispetto che ho per il professor Tirelli, io vorrei essere libero di scegliere quello che penso giusto scegliere per me». L'ultima polemica in cui il rocker si trova coinvolto - dopo aver litigato anche con il Codacons (che ha chiesto alla polizia postale di chiudere il profilo Fb del Komandante) - è appunto con Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori di Aviano. L'innesco è stata una dichiarazione di Vasco, in un'intervista a Vanity Fair, in cui ha detto che in caso di tumore non si sarebbe curato ma sarebbe andato ai Caraibi. «Le affermazioni di Vasco - ha attaccato Tirelli - sono inaccettabili e in forte contrasto con la realtà», perché rappresentano «un invito a molti pazienti a non essere trattati ed eventualmente guariti dalla loro malattia oncologica senza, tra l'altro, rispetto e una parola di conforto per tutti coloro che oggi stanno affrontando questa terribile esperienza».

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Riprendiamoci il voto

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Attenzioneé necessario firmare entro il 20 Settembre per permettere la consegna delle firme in cassazione entro il 30. Fate circolare questa informazione, é importante per chi vuole arrivare in tempo a firmare.

 

ROMA -  Ventun giorni. Tre settimane di mobilitazione. Per non sprecare un'occasione: migliorare dal basso la qualità della democrazia italiana. Cinquecentomila firme per iniziare il percorso verso l'abrogazione del Porcellum, per cancellare una legge elettorale che blocca il Parlamento, indebolisce la politica, separa i cittadini dai propri rappresentanti. La corsa verso il referendum abrogativo della "legge porcata" continua. Partiti, associazioni, comitati. Un fronte compatto che attraversa le piazze di migliaia di città italiane con lo slogan "Firmo, voto, scelgo 1". La prima scadenza è il 30 settembre, data ultima per consegnare le firme alla Corte di Cassazione.


Il Porcellum è ancora lì. Le motivazioni della campagna referendaria sono lapidarie. Una trama che  lega l'efficienza della politica italiana, la rappresentatività delle Istituzioni, l'incapacità dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi di rispondere alla crisi economica. "In un momento drammatico come questo, con il governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative". Provvedimenti efficaci e condivisi. Resi forti dal vincolo di fiducia tra cittadini e parlamentari. L'appello del comitato referendario, firmato da Andrea Morrone a Arturo Parisi, parte da qui: "Firmate per ridare al cittadino il diritto di scegliere i propri rappresentanti attraverso i collegi uninominali. Firmate per rafforzare e migliorare il sistema bipolare italiano e assicurare l'alternanza politica".

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Un quaderno del 1947

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Ed ecco un altro "reperto da trasloco".

Colleziono quaderni antichi per hobby e ne ho diversi, di epoche diverse.

L'ho acquistato anni fà al mercatino che si tiene ogni terza domenica del mese nella piazza e nelle vie adiacenti il centro di Anzio. Gli espositori sono perlopiù privati ed espongono i lavori che loro stessi realizzano; solo qualcuno  lo fa di professione, come quel signore campano alto e molto magro che vende libri, stampe e "strumenti di scrittura" non antichissimi ma con almeno un quarto di secolo alle spalle, se non mezzo.

Da lui si trovano quei vecchi quaderni a righe e a quadretti - quelli con la riga rosso carminio sbiadito sul lato destro - le cartoline d'epoca in bianco e nero (anche sexy!) e gli album da colorare, immancabilmente ingialliti dal tempo e ricoperti da macchioline di umidità o inchiostro da calamaio.

Il mio quaderno é veramente sottile, in tutto dieci pagine a quadretti che sembrano carta velina spessa, fatte con "carta Burgo" e stampate presso l'istituto d'arti grafiche di Bergamo.
Ha circa cinquant'anni dato che gli appunti all'interno riportano la data Dicembre 1947.

Sulla copertina c’é l'immagine del famoso quadro di Leonardo, La Vergine delle Rocce e lo riconobbi in mezzo agli altri perché era un ricordo delle scuole superiori: la professoressa di Storia dell'Arte ci insegnò ad amare questo dipinto che inizialmente doveva essere una pala d’altare.

 

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