Nonostante gli sbagli di data di due distinti telegiornale ...
il meteo che ci ha suggerito di andare al mare ...
e il Presidente (e il Leghista) che ci invitavano a non votare ...
DIREI ... "YES"!
Com'è andata l'affluenza al Refrendum?
Nonostante gli sbagli di data di due distinti telegiornale ... il meteo che ci ha suggerito di andare al mare ... e il Presidente (e il Leghista) che ci invitavano a non votare ... DIREI ... "YES"! La Filiera contaminata
L'azienda era «bio», ma senza controllo sulla filiera nulla è garantito Roberto Defez, ricercatore al Cnr «L'origine dell'infezione deriva probabilmente da letame "inquinato"» MILANO - Inizialmente tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, quando hanno appreso che non eran stati cetrioli o qualsivoglia verdura fresca gli incubatori del famigerato batterio killer, ma quelli che in Italia chiamiamo per semplicità «germogli di soia», pur essendo in realtà germogli di fagiolo mung. Incontrare un Consulente di Fiori di BachIncontrare un Consulente di Fiori Bach Certificato Perché incontrare un BFRP? I BFRP sono persone di ogni estrazione sociale che condividono la dedizione agli ideali di semplicità e auto guarigione del Dr Edward Bach. Il Dr Bach credeva nel trattare le persone da individui. Il mix di essenze più efficace è sempre quello scelto per te personalmente. Il tuo consulente ti incoraggerà nella scelta del mix più adatto a come ti senti in questo momento. Un BFRP mira ad insegnarti i rimedi mentre li utilizzi, così che tu possa aiutare te stesso e la tua famiglia in futuro, sempre nella certezza che potrai chiamare il tuo consulente per chiarimenti ed assistenza qualora tu ne abbia necessità.
E’ così che abbiamo istituito Il Registro Internazionale: ovunque nel mondo ci fosse bisogno di aiuto, ci sarebbe stato qualcuno in grado di offrirlo. Judy Ramsell Howard Director The Bach Centre
Il Bello e il Brutto
Naturalmente il film era molto bello, poi può piacere o non piacere, arrivare o non arrivare, essere comprensibile o meno ma non si può negare che fosse fatto bene. Non tradizionalmente narrativo ma ricco d’inventiva e originale, lasciava moltissimo spazio all’immaginazione e all’interpretazione, cosa già di per sé non del tutto facile, ammettiamolo. Anche in quel di Anzio è avvenuta la oramai famosa inversione di rulli di cui tutti parlano ma tant’è, noi abbiamo interpretato la cosa come una scelta del regista, il voler anticipare la fine per poi descrivere la storia. Non ci sarebbe nulla di strano! Anche in quella che ambisce ad essere una sceneggiatura da film da me scritta, che tengo nel solito cassetto, ho anch’io iniziato dalla scena finale per poi proseguire col racconto di come eravamo arrivati fin li. Comunque, non era questo il punto. La fine é il mio inizio, il film
A chi aveva già letto i suoi libri il film sarà apparso poco sorprendente e piuttosto familiare ma per gli altri - le nuove generazioni ad esempio - è un concentrato dei pensieri, delle esperienze di inviato all’estero e degli apprendimenti da lui realizzati anche grazie alla malattia nella quale incorre. Poche persone possono vantare una vita di uguale intensità. La sua testimonianza é in parte anche un’ammissione di colpa: una sorta di celata richiesta di indulgenza per essere stato “un padre che faceva ombra” come lui stesso si definisce. La trama del film è semplice così come semplice é il linguaggio utilizzato, un dialogo tra padre e figlio che si svolge negli ambienti familiari: sotto la pergola del giardino di Orsigna, nella la piccola cucina - dove sua moglie Angela prepara spesso il tè per lui - nella sala da pranzo. Il grande giornalista giunto alla fine dei suoi giorni desidera raccontare qualcosa in più di sé al figlio, resosi conto con dispiacere che lui stesso aveva saputo poco della vita di suo padre. Lo chiama, lo fa venire da New York, gli chiede di intervistarlo, di fargli delle domande alle quali risponderà; da queste conversazioni, dai valori riposti in quest'ultimo diario scritto a due mani, ultimo desiderio di immortalità, Folco ne trarrà in seguito un libro. Sagra delle Alici
Caro Adamo, Mauro Corona, ode all'acqua pubblica
Fermi! Giù le mani dal mio passo argentato. Non sono mica vostra! Non sono affatto vostra! Non voglio essere di qualcuno. Sono di tutti, ricchi e poveri, belli e brutti, sani e malati. Sono torrenti, fiumi, ruscelli, sorgenti, rigagnoli. Sono gocce, pioggia, neve, grandine. Nuvole. Nessuno mi può comprare, dirmi roba sua. Non sono un oggetto che si può rubare. Sono l'acqua, l'acqua non ha padroni, non li vuole... Abbraccia un albero
Io si… e ogni volta è un’esperienza stupenda! Lo faccio sin da quando ero piccolo. La mia amica Lucia ha definito l’abbraccio con un albero in maniera splendida: “… ti può dire … siediti sotto le mie fronde… e quando ti rialzi, sentirti sollevato e rinvigorito e comprendere che lui/lei si è preso tutti i tuoi pesi per lasciare spazio alla gioia nei tuoi occhi.” E` possibile abbracciare gli alberi ed avere dei segnali molto forti in cambio. E` un’esperienza alla portata di tutti, grazie al cielo! Il fatto che un albero, e la natura in genere, possano portare una sensazione di piacevole di benessere penso sia condivisa, anche dalle agenzie immobiliari, che ti spacciano due alberelli in un misero giardinetto per un “immerso nel verde” Lo scrittore José Saramago ha raccontato che suo nonno, prima di morire, è sceso nell’ orto e ha abbracciato i suoi alberi. L’ invito «Hug a tree» (abbraccia un albero) é scritto sul cartello appeso nei Royal Botanic Gardens di Sydney (Australia). Tanti movimenti ambientalisti invitano ad abbracciare gli alberi. Per salvarli.
Israele: rabbino fa lapidare un cane
REINCARNAZIONE - L’avvocato è morto da un pezzo, dice il sito, ma il rabbino estremista Avraham Dov Levin non ha mai dimenticato l’onta ... 150 annegati al largo della Tunisia
Ieri l'agenzia di stampa tunisina Tap aveva riferito che 570 persone erano state tratte in salvo e altre 200-270 risultavano disperse. |
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In caso di esplosioni di rabbia
e sentimenti incontrollabili