Nel mese di febbraio Elisa, mia collega di Ragusa, ha posto un’interessante questione sul gruppo internazionale dei Consulenti di Fiori di Bach BFRP.
Cito per non sbagliarmi: “Giorni addietro mi capita di parlare con un cliente di altro Bfrp. Era molto felice di aver utilizzato i fiori: li aveva usati anni prima, ma stranamente non ricordava né perché li aveva usati né il nome dei suoi rimedi; diceva solo che era stato un periodo molto duro della sua vita e non riusciva a ricordare per quale ragione li avesse presi, o il nome di almeno un fiore. Disse anche che il consulente provava a togliere il flacone (il suo mix personale di rimedi) dalla sua mano, ma non ci riusciva, il che significava che davvero erano i rimedi adatti a lei. La composisizone che le aveva suggerito fu davvero quella giusta, e non si era mai spiegata come aveva fatto il consulente a sapere quali fiori andassero bene per lei.”
Chi conosce e utilizza il metodo originale, riconoscerà in questo modo di fare un chiaro errore metodologico, in contrasto con il Codice Deontologico della Fondazione Dr. Edward Bach.