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di Valeria Ballarati

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Ricette del mese

Zenzy (di Schrek)

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Ingredienti
 
200 gr di farina - 110 gr di margarina - 100 gr di zucchero di canna - 1 cucchiaino di zenzero in polvere - 100 gr di melassa
per la glassa di zucchero: 3 cucchiai zucchero a velo - 1 cucchiaino acqua 

Preparazione
Accendete il forno a 180 gradi e foderate uno stampo di cm. 20x20 con un foglio di carta oleata. Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti fino a quando si sono bene amalgamati e l'impasto ha assunto un colore omogeneo. Stendete la pasta su una superficie infarinata in una sfoglia spessa cira 1/2 cm e con le apposite formine dal disegno natalizio ritagliate i biscotti. Fate cuocere per 20 minuti fino a quando avranno preso un bel colore dorato e la cucina è invasa da un odore delizioso. Sfornate e fate raffreddare . Preparate la glassa di zucchero piuttosto densa con lo zucchero al velo e poca acqua e, usando un cono casalingo fatto con della carta da cucina, decorate con la vostra fantasia i vostri biscotti. 
Note
Sono i famosi ginger biscuits che vengono preparati solo a Natale. Potete fare un albero di Natale molto originale, appendendo ai suoi rami questi biscotti. In questo caso fate un foro nella pasta cruda in modo da potervi passare un nastrino. 

http://www.vegan3000.info/Ricetta.asp?Cod=213

E a tal proposito non potete perdervi Elio ...

http://www.youtube.com/watch?v=8QTyGXGhNqo&feature=related

 

Polenta burghers

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Polenta Burgers

Polenta istantanea, 200 grammi
Broccolo siciliano, 2-3
Lenticchie rosse, 150 grammi
1 carota
Alga kombu
Pane grattato
Semi di sesamo & girasole
Shoyu
Noce moscata
Dado vegetale
Sale marino
Olio di oliva
 

La preparazione è stata eseguita in più riprese, pertanto la stima del tempo è un po’ sui generis. Ad ogni modo, cuocere al vapore (con l’aggiunta del dado vegetale) il broccolo, mondato e tagliato per rametti. A cottura ultimata, usare la stessa acqua per cuocere le lenticchie rosse, insieme ad un rametto di alga kombu e la carota pulita e tagliata in pezzi. Basteranno una dozzina di minuti circa. In altro tegame far scaldare dell’acqua salata (fate le dovute proporzioni tra acqua e farina di mais), quindi al primo bollore aggiungere del sale e la polenta a pioggia. Mescolate bene con una frusta. A cottura ultimata aggiungere il broccolo tagliato grossolanamente con il coltello e le lenticchie, comprese carote e l’alga tagliata finemente. Aggiungere un paio di gocce di shoyu ed una macinata di noce moscata. Mischiare e con l’aiuto di un cucchiaio porre il composto negli stampini antiaderenti sul cui fondo è stato messo del pangrattato ed i semi. Compattare per bene con il dorso del cucchiaio. Attendere che si raffreddi per bene, circa una decina di minuti. Quindi terminare la doratura dei burgers in padella con olio caldo.
Accompagnano i burgers, dell’insalata fresca ed un purè di cavolini di Bruxelles.

www.veganriot.it

 

 

Risotto alla zucca

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Risotto alla Zucca

Preparazione: 30 minuti,  per 2 persone 
140 g di riso
70 g di zucca tipo butternut
½ cipolla
¼ di spicchio d’aglio
4-5 fili di erba cipollina
Burro di soia
Dado vegetale
Un paio di pomodori cicliegini
Un pezzetto di scorza di limone grattugiata
Marsala
Sale marino, Olio di oliva


Mettete sul fuoco una pentola con mezzo litro d’acqua, un pizzico abbondante di sale ed un mezzo dado vegetale. Lasciate andare fino a completo scioglimento del dado, e tenete in caldo. Dotatevi di un riso da risotto, Carnaroli può andar bene. Tagliate la zucca grossolanamente in pezzi grossi come una noce, la cipolla finemente ed altrettanto finemente il micro pezzo d’aglio. Scaldate in tegame capiente qualche cucchiaio d’olio, lasciate imbiondire la cipolla affettata e l’aglio, quindi versate il riso. Lasciate tostare un paio di minuti, girando vigorosamente. Sfumate con una mezza tazzina di Marsala o vino bianco se preferite. Aggiungete i pezzi di zucca, la scorza del limone grattugiata, quindi versate un paio di mestoli di brodo vegetale, mescolando una tantum; dopo qualche minuto aggiungete i pomodori ciliegini tagliati in quartini, spellati se siete particolaremente “tecnici”. Continuate così aggiungendo mestoli una volta assortito il liquido, fino a cottura (circa venti minuti). Sì la zucca va d’accordo con la salvia ed il rosmarino, ok. Ma il tocco “alternativo” dell’erba cipollina, fresca beninteso, datemi retta, rende il piatto vagamente esotico e vi fa far bella figura. A questo punto, perciò, aggiungete l’erba cipollina tagliata finemente ed un pezzo di burro di soia (o margarina, o olio –ma il risultato non è proprio lo stesso-) e mescolate, a fuoco spento, con un cucchiaio di legno per creare l’effetto “onda” . Lasciate riposare un paio di minuti e servite.

www.veganriot.it

 

Baci al cioccolato

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circa 45 minuti 
circa18 baci 


• 250 g margarina
• 225 g farina
• 150 g farina di mais
• 125 g zucchero a velo
• 1 cucchiaio di latte di soia
• 2 cucchiaini di essenza di mandorla amara
• Cioccolata spalmabile


In una ciotola piuttosto capiente mischiate la margarina lasciata ammorbidire e lo zucchero a velo. Lavorate con la frusta o con una forchetta fino a quando non otterrete un composto morbido e cremoso. Aggiungete un cucchiaio di latte di soia e i due cucchiaini di essenza di mandorla amara. In un’altra ciotola mischiate le due farine e, poco alla volta, incorporatele al composto di margarina e zucchero. Quando inizia a d assumere una certa consistenza, trasferitelo sul piano di lavoro infarinato e lavoratelo con le mani fin quando non diventa omogeneo ed elastico. Formate delle palline della grandezza di una noce e schiacciatele con i rebbi della forchetta.
Foderate una teglia con della carta forno, trasferitevi i biscotti ed infornate in forno già caldo a 180°C per circa 20-25 (attenzione che non brucino!).
Una volta raffreddati, spalmate l’estremità inferiore di un biscotto con del cioccolato spalmabile e coprite con un altro biscotto.

P.S. Versione veganizzata e italianizzata dei ginger kisses del libro “Cookies!” di P. Cuthbert e L. Cameron Wilson

 Tratto da: Veganriot.it

 

 

 

 

Panelle e crocché

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Panelle e crocché

  • Farina di ceci
  • Patate
  • Prezzemolo
  • Sale marino
  • Pepe
  • Olio per frittura

Il piatto in questione necessita di uno speciale perché riesce a combinare pochi e poveri ingredienti in qualcosa di maestoso. Se passate per qualche strada del centro di Palermo fermatevi a mangiare pane e panelle (crocchè magari no che potrebbero contenere il parmigiano) in una qualche friggitoria vecchio stampo che ancora sopravvive, con padellone in mezzo alla strada o quasi. Estasi mistica assicurata. Dal giorno che è successa a me tale esperienza extra sensoriale non sono stato più lo stesso. Va da se che questo piatto ho cominciato a farmelo in casa, sovente presentandolo ad un manipolo di buone forchette presenti al mio desco. Con risultati entusiastici. Studiatevi la proporzione tra farina di ceci ed acqua che con molta probabilità recherà la confezione stessa e mettete l’acqua a scaldare con un pizzico generoso di sale. Quando inizierà a bollire, versate a pioggia la farina di ceci e con l’aiuto di una frusta mescolate bene in composto. Si formerà gradualmente una polenta prima fluida e poi dura. Passate dalla frusta a qualche utensile da cucina di legno. Non perdete di vista mai il composto che, se lasciato solo, si attaccherà o brucerà irrimediabilmente. Più che difficoltà, quella delle panelle è "noia". Perché il vero impegno sta nel girare il composto per almeno mezzora. A qualche minuto dal fine cottura aggiungere una generosa manciata di prezzemolo tritato molto finemente ed una macinata di pepe. La ricetta orinale necessita di semi di finocchietto selvatico. Passata la mezzora di vigilanza e mescolatura, spegnete il fuoco, lasciate riposare un paio di minuti e quindi versate il composto ormai abbastanza denso e corposo su un piano (piatto grosso, tagliere, teglia da forno) bagnato leggermente d’acqua. Con l’aiuto di un cucchiaio livellatelo omogeneamente, fino ad avere uno spessore non eccessivo, di mezzo centimetro circa. Lasciate raffreddare almeno 15-20 minuti. Tagliate quindi in rettangoli / rombi irregolari e friggere in olio caldissimo per qualche minuto. Le crocchè, dette anche "cazzilli" sono compagni inseparabili delle panelle. Anche qui c’è poca elucubrazione gastronomica, inversamente proporzionale al risultato. Bollire in acqua salata le patate pulite fino a che non saranno morbide. Passarle allo schiacciapatate; aggiungere il solito prezzemolo tagliato finemente. Formare dei cilindri arrotondati alle estremità e friggerle in olio caldo fino a doratura. Solitamente panelle e crocchè finiscono dentro un panino palermitano chiamato "mafalda"; ma visto che siamo a casa io le ho sempre rifilate agli ospiti come antipasto.

Tratto da: VeganRiot

 


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non é Natale

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Il Romanzo è alla 3° edizione. 


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