Esperimento di un economista tedesco. Senza denaro tutte le persone hanno detto no a uccidere dei vecchi topolini di laboratorio e sì a far tutto per farli vivere più a lungo. Quando alla soppressione è stato aggiunto un premio in denaro i dettami della morale sono passati in secondo piano e il 76% dei topolini è stato sacrificato di ELENA DUSI
IL LAVORO minorile è uno scandalo, lo sfruttamento degli operai cinesi un'ingiustizia, la morte di mille persone nel crollo del palazzo di Dacca grida vendetta. Eppure, immersi nel mercato, tutti noi dimentichiamo i nostri standard morali. Non è una considerazione a freddo, ma il frutto di un esperimento. Un test crudo, perché condotto sulla pelle di alcuni topolini di laboratorio, ma disarmante nella sua evidenza.
Il documentario di Nerina Fiumanò ha raccolto molti elogi ma nessun finanziamento. Unasu3, film autoprodotto per passione Viaggio nella violenza sulle donne
Immagina tre anni di lavoro per fare un documentario in cui credi fino in fondo perché affronta in modo originale, con un linguaggio teso, che non cede mai al sensazionalismo, un problema spesso sottovalutato e rimosso, la violenza subita dalle donne. Immagina di avere poco più di 30 anni e quindi sufficiente energia per bussare a molte porte, ricevendo numerosi encomi ma nemmeno un euro. E allora che fai? Nerina Fiumanò non si è data per vinta e per portare a termine “Unasu3”, 52 minuti di storie intrecciate a interviste che raccontano come (e perché) le donne restino intrappolate in relazioni violente, ha utilizzato i soldi dell’eredità della nonna. “Ci siamo autoprodotti”, racconta Nerina che lavora per “Cinerentola”, uno studio professionale di consulenza che propone sceneggiature a tivù e web.
“All’inizio la mia era solo curiosità da esterna perché la violenza domestica sulle donne era un problema di cui sapevo poco, i miei genitori si amano alla follia… Ma a poco a poco è diventata una passione, dovevo finire questo progetto” Continua ...
Commento:
mi chiedo come mai nessuno era disposto a finanziare questa storia.
Aggredito in mezzo alla strada dall'ex sindaco a nemmeno una settimana dalla sua elezione a primo cittadino. Il protagonista della disavventura è Fabio Fucci, sindaco di Pomezia targato Movimento cinque stelle. Ad aggredirlo Walter Filippo Fedele, 67anni, sindaco di Pomezia negli anni '90, e Lina Pontrelli, 53 anni.
I due sono saltati addosso al sindaco colpendolo con pugni e schiaffi per dissidi relativi alle concessioni per allestimento di bancarelle a Torvajanica. L'episodio è avvenuto in piazza indipendenza. Fedele e Pontrelli sono stati arrestati e portati ai domiciliari.
Insieme a Fucci sono stati aggrediti anche il vice sindaco e un vigile urbano, tutti trasportati presso la casa di cura sant'anna di Pomezia per le cure mediche del caso. La coppia di commercianti è stata arrestata dai carabinieri.