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di Valeria Ballarati

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Fiori di Bach: Bellezza e Armonia

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“Neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.”

Matteo 6.28


I Fiori di Bach sono 38 Rimedi preparati a partire da alberi, arbusti, erbe o fiori di campo molto comuni sul territorio, e li possiamo osservare dall’inizio della primavera all’autunno inoltrato.

La fioritura varia a seconda del Paese, del suolo e del clima in cui sono cresciuti, ma i primi a schiudersi sono solitamente i boccioli bianchi del Mirabolano – Prunus cerasifera – un albero da frutto, mentre gli ultimi sono i fiori spontanei di campagna, come ad esempio Chicory – Chichorium intybus – il fiore della Cicoria.

Da febbraio a ottobre guardando nel paesaggio possiamo dunque riconoscere le infiorescenze, le gemme, le corolle, e non è raro sentir dire agli incontri pubblici o nelle consulenze private “Ma si, l’ho visto!” oppure “Ce l’ho in giardino!” mentre mostro le fotografie. Io stessa dopo averli studiati - oramai più di dieci anni fà - mi sono ricordata di aver raccolto da bambina fiori di Impatiens, Mustard e Star of Bethlehem, per farne mazzetti da portare alla mamma.

La bellezza e l’armonia custodite nei fiori si riconoscono già da piccoli: colori, profumi, fantasie nella foggia e nelle forme rimarranno per sempre una gioia per i sensi, anche da adulti.

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The making of ... le buone Biografie Rai

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E’ già passato un mese dalla fine del romanzo e ho una confessione da fare: non sono riuscita a staccarmi per niente.

Nel tentativo di dargli un’impaginazione migliore ai fini della stampa mi son detta: “già che ci sono gli do un’altra occhiata” e ho ricominciato a leggere, e leggere, e rileggere … e non ho più finito. A un certo punto ero a metà – capitolo 15 – mi viene un pensiero e decido di ricominciare da capo. Ma perché? Non lo so! Seguo l’istinto e capisco d'aver fatto bene: il primo capitolo necessitava davvero di altre sistemazioni.

Completo l’impaginazione lo scorso venerdì mattina, giusto prima di partire per l' “Incontra cugini 2019” e lo stampo: penso di aver finalmente chiuso la faccenda. Ma riguardandolo il sabato sera … orrore! C’erano refusi e altri errori.

Ok, calma.

Intanto mi godo il week-end coi cugini, che viene solo una volta l’anno ed è così bello stare un po’ tra noi, che non ci vediamo mai. Mantova poi è bellissima. Ci penso lunedì? Si, ci penso lunedì …


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Santo Piacere

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Il Teatro é tutta un'altra cosa.

La Tv, la Fiction, il cinema sono belli ma il Teatro ... il teatro ti prende il cuore.

L'attore ce l'hai davanti in carne ed ossa, vitale, pieno d'entusiasmo, traboccante d'energia, che gesticola, si muove, ondeggia, balla; é on stage con un ago da sarta lucente e penzolante dai calzoni: oddio, speriamo non si punga! Presumibilmente sparirà al primo cambio di scena. Lo noto perché sono in prima fila ...


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Tra color che son sospesi

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Avete presente quella sensazione di attesa, dove speri che tutto vada bene?

"...Io era tra color che son sospesi e donna mi chiamò, beata e bella, tal che di comandare io la richiesi "

Ecco, esattamente: tra color che son sospesi.

Attendo il conforto della mia Beatrice, che si sta occupando dell'Editing, le rassicurazioni del mio Virgilio, Editore, e non stò a raccontarvi la paura matta in vista della Presentazione N° 1.

Ripensandoci é un vero privilegio immaginare di scrivere una cosa, trovare il tempo di realizzarla, scovare un Editore che sia disposto a crederci e infine presentarla al pubblico: é qualcosa di talmente inebriante che a volte mi gira la testa ...

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Storie di resistenza

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Voglio raccontare una storia.

Molti anni fa, al mio paese, Buscate in provincia di Milano, il sindaco accettò una discarica a ridosso del paese. L'idea ai cittadini non andò giù.

Era una bellissima zona boschiva, la tipica brughiera lombarda nei pressi di una cava, un posto che andava tutelato, ricco di fauna e flora, e che si sarebbe trasformato in orrore.

Inizialmente si organizzarono presidi di persone.

Ogni volta che una ruspa arrivata per cominciare i lavori suonava la sirena antiaerea nella torre dell'acqua, le persone lasciavano le loro faccende e accorrevano a piedi, in bicicletta, coi trattori, camioncini e auto. Ma siccome ci provavano sempre più spesso, a ogni ora del giorno e della notte, si decise di organizzare un campo stabile, con guardie su turni.

Ognuno in paese aveva un ruolo e contribuiva come poteva: c'era chi cucinava, chi cantava e suonava la sera, chi portava i viveri, chi una bombola del gas, una coperta, o leggeva una favola ai bambini, sempre presenti.

Passarono molti mesi. La comunità era sempre più forte e difendeva il territorio.

Si formavano delle catene umane: la gente si teneva a braccetto rimanendo immobile.

Uno degli ultimi giorni di presidio arrivò la celere: ci furono ossa rotte, traumi, ematomi e contusioni anche sulle madri di famiglia, che ne uscirono peste e sanguinanti, gridando tutto il loro sdegno.

Ne scrissero i giornali. Ma fu l'ultima volta.

Poi le ruspe andarono via e non tornarono mai più.

Buscate fu il secondo paese in Italia ad avviare la raccolta differenziata e ad aprire un eco-centro. Ricordo mucchi di potature convogliate e trasformate in compost,  restituite ai cittadini gratuitamente, sotto forma di fertilizzante per l'orto e i fiori. Con l'assessore Enrico e un gruppo di persone, la sera, camminavamo per le strade per verificare quanti secchielli dell'umido venivano esposti per il ritiro. Aumentavano ogni settimana. Le persone avevano capito l'importanza del differenziare i rifiuti.

Il presidio restò ancora a lungo, era diventato un pezzo di storia del paese e un luogo caro a tutti.

Ho un ricordo vivo di quel periodo, avevo circa 20 anni, ed è proprio come oggi a Trieste.

Un giorno di questi ci faccio un giro a Trieste: voglio respirare ancora quell'aria buona di libertà, di giustizia e di comunità unita, la stessa di quel paesino di 3000 anime che lottavano insieme contro i danni del potere senza scrupoli.

V.

il video qui [a sentir la sirena mi viene ancora la pelle d'oca]

notizie dello spettacolo

prima pubblicazione 17 ottobre 2021

Aggiornamento - dopo aver dato ai portuali un appuntamento il 20.10 per discutere, il governo stamani manda polizia e carabinieri con gli idranti a sfollare. Questo ci da la dimensione di quanto vale la parola del governo - niente - e la polizia, e l'arma dovrebbero capirlo, togliersi la divisa e unirsi ai manifestanti, dato che i diritti sono anche i loro. Il governo del banchiere non eletto deve andarsene, non serve al popolo e crea solo sofferenza.

 


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