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di Valeria Ballarati

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Gli oncologi contro Vasco

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Il rocker torna sulla polemica con gli oncologi, dopo le sue dichiarazioni sul cancro: "Rivendico il diritto a decidere a quali cure sottopormi".
 
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LA POLEMICA CON GLI ONCOLOGI - E in tema di malattia Vasco torna sulla polemica con gli oncologi. «Non potete continuare a dirmi che io non posso dire, perché altrimenti sono un cattivo maestro. Io sono io, dico la mia opinione, o debbo star zitto perchè altrimenti influenzo chi? Basta con queste stupidaggini. Con tutto il rispetto che ho per il professor Tirelli, io vorrei essere libero di scegliere quello che penso giusto scegliere per me». L'ultima polemica in cui il rocker si trova coinvolto - dopo aver litigato anche con il Codacons (che ha chiesto alla polizia postale di chiudere il profilo Fb del Komandante) - è appunto con Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori di Aviano. L'innesco è stata una dichiarazione di Vasco, in un'intervista a Vanity Fair, in cui ha detto che in caso di tumore non si sarebbe curato ma sarebbe andato ai Caraibi. «Le affermazioni di Vasco - ha attaccato Tirelli - sono inaccettabili e in forte contrasto con la realtà», perché rappresentano «un invito a molti pazienti a non essere trattati ed eventualmente guariti dalla loro malattia oncologica senza, tra l'altro, rispetto e una parola di conforto per tutti coloro che oggi stanno affrontando questa terribile esperienza».

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Riprendiamoci il voto

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Attenzioneé necessario firmare entro il 20 Settembre per permettere la consegna delle firme in cassazione entro il 30. Fate circolare questa informazione, é importante per chi vuole arrivare in tempo a firmare.

 

ROMA -  Ventun giorni. Tre settimane di mobilitazione. Per non sprecare un'occasione: migliorare dal basso la qualità della democrazia italiana. Cinquecentomila firme per iniziare il percorso verso l'abrogazione del Porcellum, per cancellare una legge elettorale che blocca il Parlamento, indebolisce la politica, separa i cittadini dai propri rappresentanti. La corsa verso il referendum abrogativo della "legge porcata" continua. Partiti, associazioni, comitati. Un fronte compatto che attraversa le piazze di migliaia di città italiane con lo slogan "Firmo, voto, scelgo 1". La prima scadenza è il 30 settembre, data ultima per consegnare le firme alla Corte di Cassazione.


Il Porcellum è ancora lì. Le motivazioni della campagna referendaria sono lapidarie. Una trama che  lega l'efficienza della politica italiana, la rappresentatività delle Istituzioni, l'incapacità dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi di rispondere alla crisi economica. "In un momento drammatico come questo, con il governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative". Provvedimenti efficaci e condivisi. Resi forti dal vincolo di fiducia tra cittadini e parlamentari. L'appello del comitato referendario, firmato da Andrea Morrone a Arturo Parisi, parte da qui: "Firmate per ridare al cittadino il diritto di scegliere i propri rappresentanti attraverso i collegi uninominali. Firmate per rafforzare e migliorare il sistema bipolare italiano e assicurare l'alternanza politica".

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Nel dolore per Weylandt la gente riscopre cos'é il ciclismo

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Roma, 10 maggio 2011 - Gli hanno sparato addosso. Preso a calci in faccia, additato come lo sport 'malato' per acclamazione. Ciclismo uguale doping, corridori branco di traditori. Poi, la tragedia. Un ragazzo di 26 anni lanciato a 80 all'ora si schianta sulle strade del Giro d'Italia. Muore. Tutti si stringono attorno al ciclismo: il mostro ha ritrovato la sua dignità.

Nessuno nega gli errori, tanti, che sono impressi nella storia. Indelebili. Ma è possibile che siringhe e sacche di sangue abbiano cancellato i valori di uno sport che fa del sudore, del fango in faccia e della fatica estrema la sua massima espressione?

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Moderni Priapo

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La mancanza di riferimenti obiettivi sulle reali dimensioni del pene e di educazione sessuale ha creato un nuovo fenomeno

Articolo a cura di Dr. Giulio Biagiotti. 

Pubblicato il 05/04/2011, cliccato 23414 volte.
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In fisica, se non ricordo male, si parla di “sistemi di riferimento inerziali e non inerziali”. In sintesi estrema è la differenza tra punti di riferimento che stanno fermi con noi o si muovono insieme a noi e coi quali facciamo semplici conti per sapere da che parte stiamo andando.

Un esempio è quando siamo fermi sulla metro che viaggia ad una certa velocità. Qualora non ci si regga agli appositi sostegni, quando la metro frena, tendiamo ad avanzare per un po’ alla stessa velocità di prima e, il più delle volte, finiamo addosso ad un altro passeggero...

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