di Paolo Bellavite
Ho pensato di inaugurare la mia attività in SFERO con un articolo impegnativo, in cui riassumo le riflessioni che ho svolto negli anni più maturi della mia attività di ricercatore e patologo. In Facebook gestivo una pagina pubblica dal titolo “La complessità in medicina”, titolo che si riferiva alla mia opera più completa della patologia generale come da me concepita. Qui ne offro un sunto. Si tratta di un articolo impegnativo, certo non continuerò con questo tono altrimenti perderò i lettori e le lettrici che finora hanno avuto la bontà di seguire il mio percorso scientifico e umano. Si tratta quindi un po' di prova, un po' di inaugurazione… Buona lettura!
Sono un patologo generale, ovvero un medico che per professione cerca di capire scientificamente cos’è la patologia, le “regole” che sottostanno all’origine del male fisico (e perché no morale) in un mondo che si sperava creato per la vita. Dopo molti lavori di tipo tecnico e specialistico, ho cominciato a riflettere su temi di carattere più profondo e radicale. La patologia non si può facilmente “confinare” in un’anomalia o distorsione di un meccanismo anatomico o molecolare, ma si può concepire come un “dis-ordine” del sistema vivente vari livelli della sua organizzazione. Tale impostazione implica la migliore comprensione di cosa significhi “ordine” in un mondo pieno di variabilità e di “errori”. Implica anche capire che non tutto ciò che sembra malattia e disordine lo sia veramente e non tutto ciò che sembra normale e ordine sia segno di salute.
Il problema di fondo: all’origine del bene e del male