Mercoledì 02 Novembre 2011 00:00
Ecco qui le ultime trovate della mia Angelica...
RETINI PER FARFALLE
Angelica ha voluto un retino fucsia per farfalle.
"Mamma, con questo retino prenderò i pesci d’acqua dolce che sono finiti in acqua salata, e li rimetterò al loro posto! E viceversa! Eh, mica uso il retino per catturare le farfalle, imbalsamarle e poi appenderle al muro …"
MATEMATICA Mamma, vuoi che ti dico i colori dei numeri? Si, dimmi. Le Unità sono BLU; le decine sono ROSSE; le centinaia sono VERDI. Chissà se le DIECIMIGLIAIA sono rosa …
RICHIESTE Che bello fare i compiti qui, vero Angelica? Si, si … È il mio nuovo studio! Qui scriverò cose bellissime e diventerò una scrittrice famosa! (mi guarda con aria interrogativa) Che dici: posso farcela? Mmmmm … perché non chiedi a Babbo Natale? Perché ridi? Io quest’anno gli chiederò i poteri magici!!!
COSA SE NE FA "Mamma, ma secondo te, la fata dei dentini, cosa se ne fa di tutti quei denti?"
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Lunedì 22 Aprile 2013 00:00
Alla fine dello spettacolo Antonio - la Teresa - non è riuscito a trattenere la commozione. Svestiti i panni del suo personaggio e svanita la tensione, durante i lunghi appalusi e le urla di gradimento del teatro, aveva le lacrime agli occhi. Sembrava felice.
Per la prima volta a Roma, nell’unica data romana, I Legnanesi hanno messo in scena il loro nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me recitando in dialetto milanese nel tempio della comicità e della parlata romanesca: lo storico Teatro Sistina a due passi da Trinità dei Monti. Il palco di Aldo Fabrizi, Enrico Montesano e Gigi Proietti ospitava venerdì sera la rivista dialettale milanese: una bella scommessa per la Compagnia di Legnano.
All’interno della sala una grande scritta dorata e luccicante “I LEGNANESI” campeggiava in alto sul palco, in contrasto con il nero dei lunghi drappeggi, mentre in attesa dell’inizio dello spettacolo Mabilia in sottofondo cantava Mezzanotte, La Paloma e canzoni del repertorio di scena. Il pubblico é eterogeneo, ci sono alcuni bambini; in molti li conoscono già, li hanno visti alla tv sulla rai, il sabato sera in seconda serata.
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Venerdì 18 Gennaio 2013 00:00
Morte, lutto e malattia: un blog per “scardinare tabù della nostra società”
Autrice di “Reinventare la morte. Introduzione alla tanatologia” (190 pagine, Laterza), Marina sta scrivendo un nuovo libro per Chiarelettere.
Ma cosa significa essere tanatologa, cioè studiare la morte, oggi?
“Non è glamour. Per me significa guardare alla nostra società con occhiali diversi. Osservando come i cittadini affrontano la malattia, la morte o il lutto scopro le magagne di una cultura che ha eletto la ricchezza, il successo e la prestanza fisica a suoi valori prevalenti”, dichiara Sozzi. Secondo lei affrontare il pensiero della morte serve a vivere meglio, a “sistemare le priorità della vita, stare nel presente e goderne”.
Per questo ha aperto un blog “Si può dire morte”: “Non è un blog per addetti ai lavori – dice – anzi intende raccogliere le riflessioni di tutti, e contribuire a stimolarle. Occorre una consapevolezza collettiva di quali siano le conseguenze del silenzio sulla morte cui ci condanniamo”.
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Lunedì 09 Giugno 2014 21:02

Ieri sera mi sono fatta male. Per me é un avvenimento, non accadeva da tempo immemore, anni e anni, forse un paio di decenni. Mi sono fatta male mettendo il piede male sullo zerbino in ingresso, e il piede ha ceduto di lato con qualche "crack, crack, crack" che temo abbia riguardato i tendini. Mentre accadeva ero incredula, del tipo: "ma no, dai, non é niente" ... E invece ERA, eccome se ERA! Il risultato é che sono qui immobile, a letto, con il piede violetto, gonfio e dolorante, a riposo. Ve lo sto raccontando perché va giá molto meglio rispetto a ieri sera, dopo le varie cure d'emergenza di seguito elencate: crema Rescue del Dr Bach come se piovesse. Ghiaccio, poco. Impacco di argilla e due gocce di zenzero. Un bicchiere di acqua e punta del cucchiaino di cloruro di magnesio e poi ... Fiori ... Fiori perché senza quelli il miglioramento sarebbe stato piú lento. Allora ho preso: Star of Bethlehem per lo shock, Rock rose per l'urgenza, Vervain e Oak per quei lati della mia personalitá che mi impediscono di fermarmi (perché devo imparare a fermami!) quando é ora perché sono stanca, e infine anche Crab Apple perché mentre ero tutta dolorante non riuscivo a smettere di chiudere i cassetti e le porte ... (ricordate? Il fiore della troppa precisione)
Tenete a mente, dovesse capitarvi ... (spero di no) Ciao, a presto!

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