Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Cultura
Cultura

Il caso editoriale dell'anno

E-mail Stampa PDF

“Dopo una settimana arriva una e-mail della mia agente il cui succo era pressappoco: è la cosa più bella che hai scritto, bravo. Incredibile, quella sorta di Bridget Jones degli scrittori vanesi (di questo si trattava) era la cosa più bella che avessi mai scritto? Ridicolo, era una emerita cazzata, una boiata infame, una cosa scritta per rilassare la mente dal libro che avevo in mente di scrivere e del quale stavo organizzando scalette e ricerche da fare e persone da interpellare e organizzazioni gerarchiche dei personaggi. Dopo due settimane la mia agente ha firmato un contratto editoriale per quel libro con il più importante editore italiano, con un anticipo di diecimila euro e una tiratura di diecimila copie.”

Naturalmente non finisce qui, lo scrittore che ha dato in pasto al suo agente il libro mediocre arriverà a vendere milioni di copie, a essere tradotto in tutte le lingue del mondo (anche in quelle morte), a essere invitato a fiere e festival planetari, ad andare a letto con dee e ninfette, a comprarsi case, ad accumulare soldi. Un miliardario, grazie al proprio non-talento. È la storia narrata ne “Il caso editoriale dell’anno“ di Anonimo (si tratta dello scrittore albese Roberto Saporito), pubblicata da Edizioni Anordest.


Leggi tutto...
 

Testimonianze di luce - Messaggi dall'Oltre

E-mail Stampa PDF

Premessa

Sembra così difficile, infatti, farci entrare in testa che da un altrove possono venirci messaggi più importanti per la condotta della nostra vita delle informazioni che passano per Internet...
James Hillman

Questo libro è pieno di briciole.

Come dice Kahlil Gibran:
«Le parole degli uomini sono briciole cadute dal banchetto di Dio».

Ebbene, proprio di queste briciole si tratta.

Ora, poiché la Mensa di Dio può offrire solo miracoli, le parole qui raccolte ne sono certamente i frammenti, caduti da Lassù nel nostro cuore.

Queste pagine raccontano esperienze particolari, vissute a chi sa tenere gli occhi aperti ai segni di cui è costellata la nostra via: i «segni» rassicuranti di Qualcosa che ci trascende; i segni di una Presenza che si rivela a noi dove e quando meno ce l'aspettiamo.

Si potrebbero definire «piccoli miracoli», se non fosse che nei miracoli non v'è ordine di grandezza. Un miracolo, infatti, o è miracolo o non lo è. Di conseguenza, il problema non è più la misura, ma il riconoscimento. C'è chi lo vede e chi no. In questo senso, questo libro è una sfida.
Soprattutto a chi attende, per riconoscere Dio, il volo di un'aquila reale e non s'accorge del moscerino che gli passa davanti agli occhi.


Leggi tutto...
 

Testimonianze di luce

E-mail Stampa PDF

Ciao Lorenza,

grazie per aver accettato di parlare con me.

Iniziamo con una piccola presentazione: ci racconti qualcosa di te?

Sono una persona alla quale piace scrivere. In gioventù ho scritto valanghe di lettere, quando ancora usava scriversi. Ne scrivo tuttora, a volte. Mi piace, esprimermi così. Nel ’97, alla morte per cancro di una mia cara amica, mi sono messa a scrivere pensieri sulla malattia, quasi che la malata fossi io. Ne ho scritti circa 300 e li ho riordinati in capitoli nel giro di tre ore. Non chiedermi come ho fatto: non lo so. So soltanto, con assoluta certezza, che non ero io a farlo. Ne è venuto fuori un libretto che viene regolarmente ristampato e si vende tuttora. Questo mi ha dato il via.

Come nasce l’idea per “Testimonianze di luce”?
Ogni tanto mi succedono “cose strane”, che strane – l’ho capito bene – non sono. Ho incominciato a mettere per scritto quegli episodi allo scopo di lasciarne traccia per mia figlia. Un giorno, mi sono chiesta: “Possibile che capitino solo a me? Non sono mica speciale”. Così, ho incominciato a chiedere qui e là. Qualcuno ammetteva qualcosa, ma con grande difficoltà. Allora mi è nata quest’idea: far parlare gli amici, indurli a fidarsi di me, dir loro che siamo in buona compagnia. Ho insistito, ho intervistato, ho tormentato finché sono riuscita a mettere insieme una bella raccolta di testimonianze. (...)


Leggi tutto...
 

Guarigione emozionale

E-mail Stampa PDF





Commento: lo trovate anche voi interessante?


 

Invito al Cinema 2013/2014

E-mail Stampa PDF

E' cominciata la nuova 23à Rassegna Cinematografica al Cinema Astoria!

Dopo il bellissimo Quartet di Dustin Hoffmann martedì sera un altro film di grande spessore, trattato con la dovuta delicatezza:

BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE è un film coraggioso e delicato,
che racconta la crescita e la maturazione di un giovane attraverso gli eventi traumatici che la vita, purtroppo, gli riserva.

Tutto nasce nel 2010 dall’esordio letterario del professore di liceo palermitano Alessandro D'Avenia, il cui libro si è trasformato in un bestseller da un milione di copie, pubblicato in diciannove paesi stranieri.
Il professore-sognatore protagonista (nel film interpretato dall’attore Luca Argentero) è probabilmente l’alter-ego dell'autore del libro, che in questo caso firma anche l'adattamento cinematografico insieme a Fabio Bonifacci, lo stesso sceneggiatore di “Amiche da morire”, il primo film della rassegna.


Leggi tutto...
 

Dominio e violenza

E-mail Stampa PDF

"Ancora di violenza si tratta quando si esercita il dominio - ossia il potere derivante da una supremazia biologica, tecnologica, fisica o altro - su altri esseri senzienti potendone disporre a nostro piacimento, e potendone disporre le sorti cancellando ogni diritto e identità: anche il dominio é un atto di forza violento, anceh quando la violenza non si palesa, ma ha già subito i suoi risultati devastanti su chi subisce il dominio e ha perso la volontà di ribellione, la speranza di una fuga, la dignità."


Adriano Fragano

www.veganzetta.org



 

Dante Ferretti, l'inventore dei sogni

E-mail Stampa PDF

di Maria Pia Fusco

ROMA - A Cinecittà non c’è più il cinema, spenti i riflettori nei teatri di posa, sbarrati i cancelli, mitici, sulla via Tuscolana. Gli scarsi visitatori entrano dall’ingresso secondario e si incamminano tra solennità di cartongesso rimaste lì in memoria di un glorioso passato. Ma non sono sole. Dante Ferretti, uno che non ci lavora da quando non disegnò “Gangs of New York” di Martin Scorsese, una decina di anni fa, si ostina a mantenere il suo laboratorio di scenografia proprio qui, sulla destra del viale centrale, quasi di fronte al celebre Teatro 5. È qui che comincia l’ideazione delle sue scenografie prima di raggiungere il luogo delle riprese ed è qui, nel grande spazio luminoso del suo atelier, che lo incontriamo. Ha abbandonato per qualche giorno gli studios londinesi di Pinewood, dove sta lavorando a “Cinderella”, il film della Disney con la regia di Kenneth Branagh. E con un paio di assistenti raccoglie i materiali per la grande mostra che da settembre a febbraio gli dedicherà il MoMa di New York. «Ci saranno disegni, bozzetti, certamente l’orologio di “Hugo Cabret”, i lampadari di “Salò”, le statue dei leoni di Venezia, un pezzo di aereo di “The Aviator”, la testa del cavallo del “Barone di Münchausen”, più allestimenti vari. Ma credo che l’elemento più divertente sarà il labirinto di Fellini, un gioco di teli sui quali proietteranno le immagini dei suoi film».

Leggi tutto...
 

Esseri Umani o Spirituali?

E-mail Stampa PDF

Nel corso degli ultimi vent'anni sono diventato famoso pe ril mio lavoro e le mie ricerche nel campo della terapia di regressione alle vite passate.

Sebbene questo particolare tipo di approccio abbia aiutato molte persone, esistono numerosi altri percorsi che possono essere intrapresi per raggiungere la crescita e l'illuminazione interiori.

Ho scoperto che abbiamo molte dimensioni da esplorare e di cui godere, perché la nostra anima é dotata di possibilità che vanno ben oltre le costrizioni del tempo e dello spazio.

Ritengo che non siamo solo esseri umani a cui occasionalmente vengono donate esperienze spirituali, piuttosto siamo esseri spirituali a cui, di tanto in tanto,  accade di sottoporsi all'umana esperienza.

Dr. Brian Weiss - Meditazioni verso le vite passate, My Life

 

Leggi tutto...
 

Fellini torna al Teatro 5!

E-mail Stampa PDF

Eccezionalmente Cinecittà apre le porte dello storico Teatro 5 per visite esclusive sul set del film "Che strano chiamarsi Federico" diretto dal Maestro Ettore Scola.

Per questa occasione Cinecittà Si Mostra organizza percorsi di approfondimento e speciali visite guidate per scoprire vita, passioni e  luoghi del Maestro attraverso le suggestive scenografie realizzate da Luciano Ricceri.

L'appuntamento é per visitare il teatro di posa più grande d'Europa allestito per l'occasione a set cinematografico prima dell'uscita del film. Visite guidate dal 19 maggio al 23 giugno.

 

 

Mia Martini: appuntamenti e omaggi per ricordarla

E-mail Stampa PDF

 

18 anni senza Mia Martini. L’annuncio della sua scomparsa in una domenica di maggio del 1995, avvenuta due giorni prima (il 12), ha lasciato un vuoto che si cerca in parte di colmare ricordando la sua arte intramontabile con tributi ed omaggi.

Si continua a parlare di lei, con la piacevole scoperta da parte delle nuove generazioni, che diventano fans e contribuiscono a renderla presente anche attraverso la creazione, attraverso i social network come Facebook, di pagine dedicate a lei.

In occasione di questo anniversario, Rete 4 realizza, grazie ancora a Paolo Piccioli, un ennesimo special nella fascia notturna con una selezione delle apparizioni televisive realizzate per Mediaset, e la presenza di alcune chicche come la partecipazione a “Vota la voce” del 1978 con “Danza”, firmato da Ivano Fossati.

 

Leggi tutto...
 

Le lacrime della Teresa al Sistina

E-mail Stampa PDF

Alla fine dello spettacolo Antonio - la Teresa - non è riuscito a trattenere la commozione. Svestiti i panni del suo personaggio e svanita la tensione, durante i lunghi appalusi e le urla di gradimento del teatro, aveva le lacrime agli occhi. Sembrava felice.

Per la prima volta a Roma, nell’unica data romana, I Legnanesi hanno messo in scena il loro nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me recitando in dialetto milanese nel tempio della comicità e della parlata romanesca: lo storico Teatro Sistina a due passi da Trinità dei Monti. Il palco di Aldo Fabrizi, Enrico Montesano e Gigi Proietti ospitava venerdì sera la rivista dialettale milanese:  una bella scommessa per la Compagnia di Legnano.

All’interno della sala una grande scritta dorata e luccicante “I LEGNANESI” campeggiava in alto sul palco, in contrasto con il nero dei lunghi drappeggi, mentre in attesa dell’inizio dello spettacolo Mabilia in sottofondo cantava Mezzanotte, La Paloma e canzoni del repertorio di scena. Il pubblico é eterogeneo, ci sono alcuni bambini; in molti li conoscono già, li hanno visti alla tv sulla rai, il sabato sera in seconda serata.

 

Leggi tutto...
 


Pagina 5 di 11