Martedì 17 Gennaio 2012 14:06
Addio Fruttero, mi ha insegnato la leggerezza
«Il Manzoni… bisogna leggerlo, assolutamente». Se n’è andato con il suo scrittore preferito sulle labbra, Carlo Fruttero. E con un sorriso, perché nelle ultime settimane sorrideva sempre. Sorrideva e viaggiava. Chiudeva gli occhi e andava in Inghilterra, in Cina, in Giappone, ma anche a Passerano e a Canelli. In posti dove non era mai stato e in altri che non visitava da tempo. Cosa ci andasse a fare, lo sapeva soltanto lui. Quando tornava indietro, non si perdeva nel racconto dei particolari. Diceva solo che aveva visto una certa strada, una certa faccia, un ricordo oppure un sogno ancora mai sognato. Aveva fretta di partire di nuovo. «La borraccia, riempitemi la borraccia. E la valigia. È pronta la mia valigia? Insomma, sbrigatevi. Quando mi portate via di qui? Devo fare un altro viaggio, devo andare a Torino!».
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Martedì 17 Gennaio 2012 00:00
(...)
Sino al XII secolo il Purgatorio non solo non esisteva, ma la prola purgatorium non era nemmeno un sostantivo. Certo non si può datare una credenza come si fa con un avvenimento, ma si può ragionevolmente far risalire la nascita del Purgatorio tra il 1150 ed il 1250.
Nell'esaminare a fondo gli avvenimenti e le idee dell'epoca, forte é la sensazione che la nascita del Purgatorio sia stranamente legata alla Terza Crociata (1187) indetta da Papa Gregorio VIII. Dopo il disastro delle prime due e le sconfitte subìte ad opera di Saladino, ben pochi avrebbero partecipato alla terza spedizione senza una sostanziosa contropartita. Non potendo questa essere corrisposta in termini economici (erano infatti necessari circa centomila uomini), la si configurò in termini spirituali. Si cominciò a parlare di Purgatorio, di punizioni nell'aldilà come consguenza dei nostri peccati, del fuoco e del gelo, e si lanciò per la prima volta l'idea che queste conseguenze potessero essere superate con una nuova formula chiamata "indulgenza".
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Lunedì 16 Gennaio 2012 00:00
Nel mese di dicembre Aldo Grasso ha dato un interessante punto di vista sulla trasmissione Kalispera.
Non ho mai visto la trasmissione in questione, già in partenza Signorini non é il mio tipo (né tantomeno io il suo!) ma forse qualcuno di voi ha avuto modo di guardarla qualche volta.
Il Vostro amico Signorini come lo chiama Grasso: ma amico di chi?!! Signorini tutt'al più é l'amico del Giaguaro ...
Ecco il Video. Buona visione!
Venerdì 16 Dicembre 2011 00:00
Come ho già detto tempo fa mi piace collezionare quaderni antichi.
Adoro guardarli, sfogliarli, leggere cosa avevano da dire e immaginarmi le storie di vita di coloro che le hanno scritte.
Questo di oggi é una raccolta: é uno spesso quaderno a righe dalla copertina rigida, bianca, con piccoli disegni neri di automibili Fiat, Lancia e Alfa romeo d'epoca (chevrolet 1912, bianchi 1901, fiat 1924 etc).
Il suo titolo "Occhio sul Mondo" é disegnato con pastelli colorati sulla prima pagina e contiene piccoli brani - e la visione - dei bambini di una classe di Salerno nell'anno scolastico 1968-69.
Ecco la pagina che ho scelto:
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Mercoledì 07 Dicembre 2011 00:00
Ho sempre sentito parlare di Cesare Boni.
Persone venivano ad acquistare i suoi libri in negozio, conoscenti avevano assistito a seminari, alcuni amici addirittura lo conoscevano ed ho recentemente scoperto che anche mio fratello seguì uno dei suoi corsi di formazione quando era clown di corsia. A me, sfortunatamente, non é mai capitato.
"Se non l'hai sentito parlare, é un'occasione mancata" mi disse e credo avesse ragione.
Ed é così, per sentirlo parlare, che ho chiesto ed ottenuto dall'associazione la registrazione di uno dei suoi seminari: il link é più sotto.
Docente di "Psicologia del ciclo della Vita" all'Univesità Federico II° di Napoli, autore di libri e relatore di seminari in Italia a all'estero, era considerato uno dei maggiori esperti dell'argomento di cui si occupava. "Era" perché non é più tra noi dall'anno scorso.
All'inizio della registrazione racconta di Napoli un episodio molto simpatico.
Insegnava nella regione campana ma abitando nella zona dei Castelli Romani si recava nella città partenopea il giorno precedente le lezioni e la mattina faceva colazione in un famosissimo bar pasticceria: il Gran Bar Riviera. Alle otto di mattina potete immaginare come fosse gremito.
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Giovedì 24 Novembre 2011 00:00
TUTTI PER UNO aggiorna, ai tempi repressivi di Sarkozy, la tradizione francese del cinema sull’infanzia come scuola di libertà.
Da Jean Vigo a “Stella”, passando naturalmente per il Truffaut de “Gli anni in tasca”, non si contano, infatti, i film d’oltralpe che cercano nel mondo dei bambini la traduzione concreta dei principi predicati dalla Rivoluzione francese: liberté, egalité, fraternité (libertà, uguaglianza, fraternità).
La questione degli immigrati, in particolare di quelli clandestini, non riguarda solo l’Italia ma è un problema diffuso, spesso utilizzato dalla politica per ottenere consensi e racimolare voti, seminando la paura che gli stranieri possano minare l'equilibrio o la stabilità dei paesi ospitanti.
Un tema politico e sociale molto caro alla Francia odierna, da cui il regista Romain Goupil prende spunto per tracciare una storia dai toni favolistici in cui l'unione di un gruppo di bambini si fa portavoce di una vera e propria resistenza, con il solo appoggio di una madre tenace, ancora legata (come i bambini) alla speranza e al sogno di un Paese più “giusto”.
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Mercoledì 23 Novembre 2011 00:00
IN UN MONDO MIGLIORE è un ambizioso e riuscito apologo su famiglia, educazione e non-violenza.
E’ il sesto lungometraggio di Susanne Bier, una delle registe scandinave più famose, che ha sempre messo al centro delle sue storie sentimenti forti e rapporti familiari animati da passioni violente.
Con “Non desiderare la donna d'altri” (2004) aveva dipinto un triangolo che vedeva due fratelli contendersi l'amore della moglie di uno dei due; con “Dopo il matrimonio” (2006) aveva esplorato, attraverso un altro triangolo, la forza dell'amore coniugale ma anche quella dell'istinto di sopravvivenza. Con questo “HAEVNEN” (vendetta, suona il titolo originale), imposta un racconto che, a colpi di montaggio alternato tra l'Africa dei medici da campo e la Danimarca opulenta dei borghesi, suggerisce, con tensione costante e perfetta, che la violenza nasce in qualsiasi luogo e condizione sociale,non c'è contesto o spiegazione socioculturale che tenga.
Il dottor Anton (Mikael Persbrandt) è un medico idealista che lavora in una missione umanitaria in Africa, dove si trova, con mille difficoltà, a fronteggiare i soprusi di Big Man esercitati sulle donne e sui loro corpi inermi.
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Venerdì 18 Novembre 2011 00:00

Più libri più liberi torna a Roma, presso Palazzo dei Congressi dell'Eur dal 7 all'11 dicembre.
Nella sezione info del sito è possibile acquistare i biglietti in prevendita. Le iscrizioni allo spazio collettivo Bibliolibreria sono prorogate fino al 15 ottobre. Scarica la modulistica.
Anche per gli operatori professionali è già possibile richiedere l'accredito, basta cliccare sul pulsante in homepage e seguire poche, semplici, indicazioni.
L'appuntamento - Non perdere tutte le novità della decima edizione di Più libri più liberi, che saranno presentate nella conferenza stampa di martedì 22 novembre, alle 11 al Tempio di Adriano (Piazza di Pietra) a Roma.
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Venerdì 21 Ottobre 2011 00:00
C’era un musicista che suonava in strada all’ingresso della fermata della metropolitana "L'Enfant Plaza" in Washington DC.
Era una mattina fredda di gennaio. Suonò musiche per 45 minuti. Incominciò con Bach, poi l’Ave Maria di Schubert, poi musiche di Manuel Ponce, di Massenet e di nuovo Bach.
Erano quasi le 8 del mattino: era l’ora di punta, passavano tantissime persone, quasi tutte dirette al loro lavoro.
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Venerdì 14 Ottobre 2011 00:00
Un Risorgimento di eroi inquieti
Mi affascinano le contraddizioni dei protagonisti di quest'epoca.
Quando Mario Martone mi parla del film (Noi credevamo n.d.r.) al quale sta lavorando manca ancora un anno o due alle celebrazioni per il centocinquatesimo dell'Unità d'Italia. Dice che nel suo film non si occuperà di un evento importante come la Repubblica Romana del 1849 ma che sarebbe una storia adatta a me. Un po' come ho fatto in quella dell'eccidio alle Fosse Ardeatine, Radio Clandestina, che debuttò undici anni fa al Teatro di Roma quando era diretto da lui e che nacque da una sua proposta.
A me il Risorgimento non interessa e mi fanno tristezza le celebrazioni con le bandiere e le corone dei fiori. Né mi interessa andare alla ricerca di anniversari per pescare finanziamenti. Gli americani infilano la bandiera da tutte le parti e a vederli un po' da lontano pare proprio che ci credano. Loro ne hanno bisogno per cancellare il senso di colpa per un genocidio che è costato un numero incalcolabile di nativi e per inventarsi un baraccone nel quale si finga di essere tutti fratelli, ex-italiani immigrati con gli ex-schiavi deportati, ex-ebrei-sopravvissuti con ex-galeotti inglesi, eccetera. Ma per noi, che abbiamo imparato a parlare l'italiano perché ci siamo comprati la televisione a rate, la bandiera è un simbolo che sventola allo stadio, sui tetti delle case in costruzione e, ultimamente, sui soldati rimpatriati morti.
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Venerdì 07 Ottobre 2011 00:00
Le lettere prendono vita sulla facciata del Castello Sforzesco per
LE NOTTI DELLE LETTERE
6 ottobre 2011. Dopo secoli di vita su carta, le emozioni racchiuse in una lettera avevano bisogno di prendere vita e di essere le protagoniste di un evento unico. E così, il Festival delle Lettere, regista indiscusso della forma epistolare, ha deciso per questa settima edizione di dedicare alle lettere un evento unico.
Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 ottobre dalle 20.00, le Lettere saranno protagoniste di un palcoscenico d’eccezione: la facciata del Castello Sforzesco. Una performance di grandi emozioni per dar vita alle Notti delle Lettere.
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