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di Valeria Ballarati

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Libro Bianco Sanità 5 Stelle

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PROGETTO DI RIFORMA COMPLETA DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE

Fin dal 2013, cittadini esperti e professionisti sanitari si stanno impegnando attivamente insieme al MoVimento 5 Stelle Lazio per costruire un nuovo modello di sanita’ pubblica sostenibile, efficace ed efficiente.

Grazie al contributo volontario di chi lavora all’interno delle Asl e delle strutture sanitarie della nostra Regione, grazie alle competenze del Tavolo regionale Sanita’ e grazie all’esperienza maturata insieme alla Task force Sanita’ M5S Lazio, abbiamo iniziato a strutturare il modello di sanita’ che vogliamo attuare nella nostra regione nel 2018.

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Quanti stecchiti dalla chemio. E dai giornalisti ignoranti.

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Il Lancet, una delle più stimate riviste mediche, “Giorni fa ha pubblicato un lavoro firmato dal Public Health England e Cancer Research Uk, condotto su 23,000 donne con cancro al seno e circa 10.000 uomini con carcinoma polmonare non a piccole cellule: 9.634 sono stati sottoposti a chemioterapia nel 2014 e 1.383 sono morti entro 30 giorni.

«L’indagine ha rilevato che in Inghilterra circa l’8,4% dei pazienti con cancro del polmone e il 2,4% di quelli affetti da tumore del seno sono deceduti entro un mese dall’avvio del trattamento. Ma in alcuni ospedali la percentuale è di molto superiore alla media riscontrata.  «Ad esempio, in quello di Milton Keynes il tasso di mortalità per chemioterapia contro il carcinoma polmonare è risultata addirittura del 50,9%. …. Al Lancashire Teaching Hospitals il tasso di mortalità a 30 giorni è risultato del 28%» *

«Per la prima volta i ricercatori hanno esaminato il numero di malati deceduti entro 30 giorni dall’inizio della chemioterapia, cosa che indica che i medicinali hanno provocato la loro morte, piuttosto che il cancro».

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Contro disoccupazione e povertà serve la formazione in campo ambientale ed energetico

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Che i settori lavorativi con un reale futuro siano quello ambientale ed energetico rinnovabile lo capirebbe chiunque. Infatti su cosa altro potrebbe puntare il “Paese del sole”, con un patrimonio edilizio che spreca energia da tutte le parti, se non puntare al risparmio energetico e idrico, all’uso razionale dell’energia e delle energie rinnovabili?
di Paolo Ermani - 22 Luglio 2016

Questi settori hanno il maggiore potenziale di intervento e di diffusione assieme a quelli dell’agricoltura biologica e della tutela ambientale. Puntandoci, si assorbirebbe velocemente la disoccupazione attuale e si darebbe da lavorare e un futuro dignitoso alle persone indigenti o in difficoltà economiche. Pensare che oggi chi è in difficoltà o senza lavoro possa trovare occupazioni o riprendersi attraverso settori saturi o di nessuna prospettiva, è pura utopia e non fa che mantenere queste persone nella loro condizione.

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L'unico ospedale in Europa che ti cura con L'omeopatia

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Essendo nata a Castel del Piano, due chilometri in linea d’'aria dal paese dell’'Amiata grossetano in cui fu partorito Davide Lazzaretti, probabilmente è dotata delle stesse doti profetiche attribuite al predicatore ottocentesco, del quale la leggenda narra che fosse venuto al mondo con due lingue e quattro occhi per meglio interpretare i segni dei tempi. Come il «Cristo dell’Amiata», fondatore della setta dei giurisdavidici, ucciso dai carabinieri durante una processione nel 1878, anche la dottoressa Simonetta Bernardini, medico da 30 anni, specializzata in pediatria ed endocrinologia, ha rischiato di finire impallinata dai colleghi per la sua passione certo non segreta: l’'omeopatia.


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A Ragusa non si spirtusa #No Triv

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"Stiamo trasformando Ragusa in una delle poche città, forse l'unica, dove le zone in cui potrebbero nascere nuove trivelle saranno convertite in aree agricole. Così, d'ora in avanti, ogni nuova richiesta di perforazione sarà irricevibile in partenza. E questo ha un valore aggiunto in una Sicilia dove la Regione si accorda con le multinazionali petrolifere per favorire nuove trivellazioni, pure in mare.
Finora l'assenza di norme certe, ed il via libera di tutti gli enti coinvolti - dalla Regione alla Sovrintendenza, passando per tutti gli organismi tecnici - ha consentito alle compagnie di ricerca petrolifera, anche a Ragusa, di attivare nuove trivellazioni, con il Comune costretto ad esprimersi solo dal punto di vista tecnico e su un intervento marginale, senza poter fermare un procedimento già autorizzato da tutti gli enti sovraordinati. Con la modifica al Piano regolatore generale, si cambia musica. Ovviamente le compagnie di ricerca petrolifera, che definiscono Ragusa il più grande giacimento d'Europa, hanno già impugnato la modifica al Prg prima dell'approvazione in Consiglio Comunale, giudicandola gravemente lesiva dei diritti e degli interessi delle società coinvolte che si vedrebbero così costrette ad un blocco indiscriminato di tutte le attività.
L'oro di Ragusa, però, non è certo nero come il petrolio, per noi del Movimento 5 Stelle, è Verde come la nostra terra che vogliamo tutelare. A Ragusa non si spirtusa (buca, ndr): nè in mare, nè sulla terraferma."


Federico Piccitto, Sindaco M5S di Ragusa.

 

Jadav Molai: l'uomo che da solo piantò una foresta intera

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Trent’anni fa un episodio segnò la sua vita. Da allora ha dedicato tutta la sua energia a piantare alberi su un banco di sabbia dimenticato dall’uomo e abbandoanta dagli animali. Il risultato è un vero è proprio miracolo: è riuscito a creare un vero e proprio ecosistema, una foresta tropicale di più di 1200 ettari ricca di piante e animali in via di estinzione. Un uomo, con le sue mani, partendo dai semi è riusciuto con le sue sole forze ha creare una meraviglia per questo pianeta.

Il suo nome è Jadav “Molai” Payeng, 47enne originario di Assam, regione dell’India settentrionale. Qui, nell’arco di tre decadi, è riuscito a rimboschire una superficie di 550 ettari e oggi la sua foresta, conosciuta in tutto il mondo come “Mulai Kathoni”, ospita centinaia di cervidi, conigli, scimmie e tantissime varietà di uccelli. Addirittura si è formata una piccola comunità di tigri reali del Bengala, che ha visto da poco aumentare il suo numero grazie alla nascita di due cuccioli.

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BRUCIATO

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"MI AVETE BRUCIATO VIVO NONOSTANTE IL MIO RAMOSCELLO DI ULIVO APPENA RINATO..."

A giorni avrei compiuto 315 anni ma voi uomini malvagi vi siete inventati che mi sono infettato di xylella e mi avete dapprima capitozzato eppoi, a distanza di un mese, mi avete bruciato vivo nonostante, lo potete vedere tutti, in alto sul mio ramo a destra, avessi ripreso a vegetare..

IN PUGLIA DAL 2012 AL 2014 AVETE RASO AL SUOLO 280.000 ULIVI "SANI" PER LA VOSTRA LUSSURIA

Nella Terra in cui sono nato, la Puglia, per costruire Resort, Alberghi, Piscine, Strade, Centri Commerciali, etc avete eradicato centinaia di migliaia di Ulivi che per secoli vi hanno ossigenato... ABBIATE ALMENO PIETÀ PER GLI ALTRI NOSTRI FRATELLI.

Come dice il Prof. Pietro Perrino, questa eradicazione è una pura "follia umana"..
E tu che mi leggi, non essere complice e almeno. PASSA ... PAROLA..

Donato Cippone

 

Epigenetica, cancro e ambiente

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Nel 1971, il Presidente Nixon firmò il National Cancer Act, un ambizioso progetto con cui si delineava la strategia della “guerra al cancro”, guerra che gli Stati Uniti erano decisi a combattere e ovviamente a vincere. Erano gli anni in cui l'uomo era arrivato sulla luna, la fiducia nelle potenzialità della scienza era pressoché illimitata e si riteneva che con poderosi finanziamenti ogni traguardo potesse essere raggiunto.

Erano anche gli anni in cui prendeva corpo l'idea che il cancro fosse una malattia “genetica” e che nascesse da una singola cellula in qualche modo “impazzita”.

Si pensava infatti che per un “incidente genetico” casuale avvenissero una serie di mutazioni a carico del DNA tali da comportare una proliferazione incontrollata e una sorta di “immortalizzazione” delle cellule figlie. L'idea era quindi che una sorta di selezione darwiniana conferisse vantaggi in termini di sopravvivenza e capacità di metastatizzare alle cellule figlie: queste diventavano via via sempre più aggressive e maligne rispetto a quelle di origine con un processo irreversibile che portava infine a morte l'organismo ospite. Il cancro era ritenuto una malattia dell'età adulta in cui, proprio per l'aumento della speranza di vita, era sempre più probabile che insorgessero mutazioni casuali: in qualche modo il cancro era visto quasi come un prezzo da pagare al nostro modo di vita e in definitiva allo “sviluppo” e al “benessere”.

Se l'origine del cancro risiedeva in un danno a carico del DNA, era logico quindi pensare di risolvere il problema cercando di svelare tutti i segreti del genoma e sperimentando terapie sempre più mirate che colpissero la cellula nel suo centro vitale, il DNA appunto.

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Sta male per la chemio e non apre all'ispettore Inps

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Si chiama "Protocollo Chiara" il documento che dispone - nelle province di Trento e Bolzano - grazie alla battaglia di Chiara Dossi ammalata di linfoma di Hodgkin, la limitazione degli accertamenti fiscali nei confronti di pazienti affetti da gravi patologie che abbiano in corso terapie salvavita documentate. L'augurio è che venga esteso alle altre regioni d'Italia.

Il caso è nato quando Chiara Dossi, sociologa di 38 anni originaria di Arco in provincia di Trento, a casa per sottoporsi a cicli di chemioterapia, non ha aperto la porta - perché troppo debole e priva di forze - al medico dell'Inps che pochi minuti prima delle 19, ha suonato al suo campanello per la cosiddetta visita fiscale.

Dopo essere stata convocata dall'Inps a presentarsi il giorno dopo a Trento Chiara ha iniziato la sua protesta, e ha manifestato con energia prima sul suo profilo Facebook poi direttamente ai medici dell'Inps. E così ha portato avanti quello che pensa fosse un suo diritto e ha vinto.

L'ammissione da parte dell'Inps dell'errore e il suo caso è già arrivato a Roma, dove presto sarà discusso in Parlamento, un decreto legge dovrebbe modificare per sempre le cose. E così i malati gravi documentati e i malati oncologici gravi potranno essere esentati in tutta Italia -  se non possono lavorare - dalle visite fiscali domiciliari e non solo in Trentino.

Fonte

 

Poi vi dico ... Vasco a Firenze 2015

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E adesso COSA vi dico?

Come ve lo racconto l'entusiasmo che si sprigiona dai 40mila riuniti dentro all'Artemio Franchi di Firenze? Non si può, dovete andarci di persona, é necessario. Là si che vi renderete conto! Una volta all'interno dello stadio avrete la dimensione del fenomeno che quest'uomo e la sua band sono capaci di generare cantando. Vedrete l'attesa e la vitalità di un attacco preciso sui brani più famosi, per cantare tutti riuniti in un'unica voce, abbastanza forte da far sparire il potente impianto audio, tanto che ad un certo momento i microfoni debbano essere alzati.

I concerti del Komandante sono sempre una grande festa!


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Vasco a Firenze, stasera

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Poi vi dico com'era.

Stai con me ancora un po' ...


 


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non é Natale

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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Fiori di Bach e Cartoni Animati Mustard



MUSTARD

Quando sei malinconico

e non sai perché