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di Valeria Ballarati

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Fatti

Ma quanto é cafonal quella "Prima"

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Si abbassano le luci, alle cinque in punto: gli spettatori hanno appena terminato una studiatissima passerella e si sono sistemati. La Prima della Scala potrebbe finire tranquillamente qui, il resto è una scusa.

Intanto nel foyer i giornalisti confrontano freneticamente gli appunti e sono cronache surreali dove si mescolano parole sulla crisi di governo, sulle pellicce, sui poveri ragazzi che fuori, sotto la neve, s’incazzano in giacca a vento perché lo stato sociale è stato raso al suolo e il Paese impoverito. Li hanno messi, ormai da qualche anno, a una distanza che non si può definire di sicurezza: sono così lontani che non possono vedere chi entra ...

 

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L'insostenibile costo della menzogna

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"Ci dicono fino a 200 bugie al giorno" l'insostenibile costo della menzogna

CAPIRE se qualcuno dice una bugia è ormai un calcolo scientifico. Da uno studio della statunitense Association of Certified Fraud Examiners, ripreso e commentato dal Ceo di Calibrate Pamela Meyer in un intervento a un incontro TED (la Ong dedita alla diffusione di idee che organizza seminari in tutto il mondo), emerge quanto l'uomo di oggi sia portato a mentire per una serie di cause e concause, e come questo tipo di comportamento influenzi la realtà complessiva.

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Il giornalista che sapeva insegnare

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Addio a Gaetano Tumiati, il giornalista che sapeva insegnare
di Valeria Gandus

Ci sono le grandi firme e quelli che stanno dietro le quinte, a confezionare bei giornali, proprio come un buon sarto taglia, cuce e confeziona un bel vestito.

Gaetano Tumiati era uno di loro. Era, perché è morto ieri (28 ottobre 2012, n.d.r.) alla ragguardevole età di 92 anni, in buona parte spesi a fare, bene, la professione che amava: prima grande inviato di Esteri e, in seguito, roccioso uomo di desk. Fu il primo giornalista occidentale a visitare e raccontare la Cina di Mao e gli piaceva rievocare come ci riuscì: era un giovane redattore del glorioso quotidiano socialista l’Avanti! quando un giorno Pietro Nenni, in visita alla redazione milanese, gli chiese di che cosa gli sarebbe piaciuto scrivere. “Della Repubblica popolare cinese” rispose Gaetano. Detto, fatto: Nenni prese un foglio di carta intestata dell’Avanti! e scrisse di suo pugno: “Cher camarade Mao Tse Tung, …”.

 

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Il Paese meraviglioso ...

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Buca le gomme all'auto di un disabile perché costretto a spostare la sua Jaguar
Il presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza viene invitato dal Pdl a dimettersi, ma lui: «È ingiusto»


Aveva parcheggiato la sua Jaguar in un posto per disabili. Non solo. Costretto a spostare l'auto dai vigili urbani chiamati dal disabile, si era vendicato bucando le gomme della macchina del portatore di disabilità una volta che gli agenti si erano allontanati. Protagonista di questa vicenda il presidente dell'Aler di Lecco (Azienda lombarda per l'edilizia residenziale) Antonio Piazza, che martedì è stato sollecitato dal suo partito, il Pdl, a dimettersi.

LE TELECAMERE - Il disabile, intenzionato a parcheggiare, aveva trovato il suo posto auto occupato dalla Jaguar di Piazza. Seccato, aveva chiamato la municipale affinchè multassero l'automobilista indisciplinato ...

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La Lobby del Supermercato

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La grande distribuzione vive sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera, i produttori, su cui scarica il rischio d'impresa con pagamenti a 120 giorni. Il governo Monti se mosso, incontrando resistenze

Verso la fine degli anni Settanta comincia a svilupparsi in Italia la grande distribuzione organizzata (Gdo). Secondo alcune analisi, fra produttori e consumatori esistevano problemi di approvvigionamento: con questa motivazione, si sviluppa un nuovo modello.

Penso però che già allora vi erano almeno altri due motivi che avremmo capito dopo: l'investimento di capitali in un' attività altamente redditizia per la gestione della liquidità, e lo sfruttamento immobiliare e edilizio, che sottrae terreno agricolo a scopi speculativi.

Inizia cosi la rottura definitiva del rapporto diretto fra la produzione e il consumatore: la Gdo -di fatto- sceglie per gli uni e per gli altri, creando un vuoto d'informazione fra i due pilastri dell'economia reale e solidale.

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Pontifex contro Vasco

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VASCO ROSSI: QUANDO DIVENTA DIFFICILE RASSEGNARSI AL DECLINO. UNA PENA     

Vasco Rossi è uno dei peggiori esempi che un uomo (lasciamo perdere il cantante) possa fornire. A parte il suo vissuto troppo "spericolato" in fatto di regole e polveri, troppo spesso di esempio per giovani e giovanissimi, dobbiamo soffermarci tristemente sul suo presente.

Un uomo sensato, che sia o meno credente, sa rassegnarsi alla vecchiaia, al peso degli anni, anche alle malattie. Vasco, emanazione satanica, sembra vivere in un mondo di orgoglio e quello che è peggio pretende di manovrare come un burattinaio, via social network, i suoi fans. Poverini loro, in buona fede, ci credono. E non hanno compreso che si tratta del funereo, meritato, dissoluto canto del cigno di un uomo che a parte qualche strimpellatura, ha denunciato un clamoroso fallimento etico del quale dovrà rendere conto a Dio. Per lui vale la frase pronunciata a Giuda: meglio per Lui non essere mai nato e siccome ha dato e dà scandalo, sarebbe opportuno che si leghi una corda ... al collo con relativa macina togliendo il disturbo?

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Italia loves Emilia

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"C’è stato Campovolo, è finito due ore fa, Italia Loves Emilia, il concerto. Stanotte non prenderò sonno, magari tiro diritto fino all’ora di riprendere il volo, da campovolo, un volo dopo l’altro. Difficile rimettere i piedi per terra dopo due giorni come questi. Le prove, l’incontro con i colleghi, la bella atmosfera nel backstage poi la mattina del risveglio prima del concerto. Arrivare a Campovolo attraversando distese di tende per passare la notte e di gente in cammino verso il concerto. La conferenza stampa e poi il concerto,e quel mare di gente, ognuno con un nome e una storia tutti lì per fare la storia. Perchè di questo si tratta, anche se è solo un concerto si tratta di essere nella storia, ovvero nelle cose che cambiano perchè gli esseri umani le fanno cambiare. Essere quegli esseri umani che le fanno cambiare.

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L'handicap più grande

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Io sto con Nicoletti
di Franco Bomprezzi

“Melog” è uno dei programmi radiofonici di maggior suggestione.

Condotto su Radio24 da un autentico prestigiatore del mezzo radiofonico, Gianluca Nicoletti. Una volta era Golem, su Radiorai. Là ci conoscemmo, virtualmente e non solo. Io sono stato, in quel periodo (attorno al 2003) il suo “golem a rotelle”, in un fortunato scambio di idee sulla disabilità e sulla sua rappresentazione virtuale.

Ora succede che Nicoletti dedichi una puntata a “Disabitaly”, venerdì scorso, quarantadue minuti filati di parole, interviste, testimonianze, attorno a un concetto preciso: “Oggi a Melog – scriveva Nicoletti sulla pagina facebook del programma – faremo un punto sulle ansie e le legittime angosce di quanti sono disabili o ne hanno uno in famiglia e di fronte ai provvedimenti di riduzione della spesa pubblica potrebbe vedersi limitare risorse indispensabili alla sopravvivenza. Quello che per la maggior parte degli italiani è stringere la cinghia per un disabile significa essere strangolato”. Bene, durante il programma il giornalista riceve, tra i tanti, due sms. Il primo: “Nicoletti, se avessi avuto una figlia velina, avresti parlato tutti i giorni di f…?”. Il secondo: “Non le sembra di fare un uso privato della radio?”.

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Il settore auto é finito, ma la politica non se n'é accorta

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Il fallimento del cosiddetto piano Fiat “fabbrica Italia”, se mai è veramente esistito, è inserito nella più grande crisi del settore automobilistico a livello mondiale dall’esistenza dell’auto; una crisi che colpisce l’Europa e gli Stati Uniti ma anche i paesi delle economie emergenti raggruppati nell’acronimo BRIC, ad eccezione, per ora, del Brasile.

L’auto, già ormai da circa dieci anni, non è più il prodotto che contraddistingue lo status sociale degli individui e il grado di sviluppo delle nazioni, semplicemente perché non è più utile: è costosa, inquinante,paralizzata nel traffico di cui è essa stessa causa, l’automobile non ha più il fascino che ne ha fatto la regina dei consumi e dell’economia per tutto il XX secolo.

Oggi ci si sposta preferibilmente a piedi nelle città congestionate con il metrò o con le bici, con gli aerei per il mondo; soprattutto ci si sposta sempre più velocemente con gli smartphone e gli ipad, la comunicazione manner trend, ha sostituito la mobilità come elemento di riconoscimento e qualificazione dell’individuo con gli altri: conosco, vedo e parlo con molte più persone sui social network e con le video-tele-comunicazioni che spostandomi fisicamente.

 

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I think we have it !*

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La diretta della Presentazione mondiale della più grande scoperta dell'ultimo secolo é appena terminata. Rolf Heuer, Direttore del CERN, Joe Incandela e Fabiola Giannotti hanno dato l'annuncio ufficiale da Ginevra.

Quel personaggio dei fumetti  che é la Giannotti ha incantato - e divertito! - la platea di esperti proiettando le sue sobrie slide e spiegando in un efficace inglese  italian pronunciation (come del resto accade per gli esimi colleghi non madrelingua) cos'é accaduto durante l'esperimento e come sono giunti alla scoperta della particella sino ad oggi inafferrabile.

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Una bella storia di solidarietà

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SIENA - Rimasto senza lavoro, e con moglie e due figli piccoli a carico, ha compiuto un furto in un supermercato alle porte di Siena. Il proprietario del market, però, lo ha scoperto e ha chiamato la polizia, chiarendo di non volerlo denunciare. A quel punto, gli agenti hanno pagato di tasca loro lo stretto necessario della spesa rubata: pasta, latte, pannolini e omogeneizzati.

Il «ladro» ha 27 anni, è egiziano ed è regolare in Italia. Insieme al fratello di 19 anni ha tentato di rubare beni di prima necessità, ma quando i due, per la seconda volta, sono entrati e usciti con le buste di merce, sono stati notati dal personale del market. Il titolare ha chiamato la polizia ma non ha sporto denuncia, spiegando di aver richiesto l'intervento degli agenti solo per chiarire la situazione. I poliziotti delle volanti della questura di Siena, una volta apprese le condizioni dello straniero, che aveva con sè oltre alla pasta e al latte alcuni pacchi di pannolini e degli omogeneizzati, hanno deciso di offrire la spesa. La questura ha poi attivato anche i servizi sociali.  Fonte

Commento: 

Perché é una bella storia?

Perché il ladro non é esattamente un ladro. Perchè non tutti i poliziotti seguono alla lettera ordini o procedure. Perché il commerciante ha capito la situazione e non l'ha denunciato. Perché tutti hanno fatto funzionare il cuore, più che il cervello, e tutto é andato a finire bene.

 

 


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