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di Valeria Ballarati

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Sesso, festini e droga

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Uscirà l’8 febbraio il libro di memorie di Mimi Alford, ex amante di John Fitzgerald Kennedy ai tempi in cui era una stagista 19enne alla Casa Bianca.

“Once upon a secret: my affair with president John F. Kennedy and its aftermath” (C’era una volta un segreto: la mia relazione con John F. Kennedy e le sue conseguenze), di cui il New York Post ha pubblicato alcune anticipazioni, è un libro pieno di particolari piccanti ma anche di dettagli inediti sulla vita privata di Kennedy e sui momenti più difficili della sua presidenza.

Come quando, durante la crisi dei missili a Cuba, lui confidò alla ‘sua’ Mimi: “Penso ai miei figli e mi dico: meglio comunisti che morti”. Oppure quando, dopo la morte del figlioletto Patrick, trovò il presidente affranto. “C’erano un mucchio di telegrammi di condoglianze per terra e lui li raccolse, uno dopo l’altro, leggendomeli ad alta voce. Le lacrime gli scorrevano giù per le guance, di tanto in tanto”.

 

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Come il giardino di casa

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NAPOLI - La città si riappropria del verde. Con passo deciso. Da ieri mattina i giardini di piazza Vanvitelli sono sotto la custodia dei cittadini vomeresi.

L’iniziativa lanciata dal Mattino "Adotta un'isola verde", poi sposata e rilanciata dal Comune, segna il primo, significativo passo. Ci sono voluti sei mesi, diversi incontri tra le le realtà coinvolte nell’iniziativa, il passaggio in Consiglio e alla fine il sogno comincia a diventare realtà concreta.

Al brindisi inaugurale erano presenti l'assessore e vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, il presidente della quinta municipalità Mario Coppeto, e un gruppo di cittadini, per lo più commercianti della piazza, che da ieri diventano di fatto tutori e gestori delle aiuole della piazza. «Abbiamo messo in atto una vera e propria rivoluzione per le aree al verde cittadine» commenta Sodano, che spiega poi quale sia l'iter necessario da seguire per la richiesta dell'affidamento di giardini e aree al verde.

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L'acqua del sindaco

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L'acqua di casa é un bene prezioso.

Settecento campioni arrivati da tutte le regioni. I soci sono preoccupati soprattutto per il piombo, ma le analisi dicono che non ce n’è motivo.
 
Basta leggere i risultati delle analisi dell’acqua che arriva dalle case dei nostri soci per concludere che c’è in effetti una cosa che manca all’acqua del sindaco: la pubblicità. Per il resto non ha nulla da invidiare a quella minerale, anche se per legge siamo obbligati a definirla con un altro aggettivo: potabile. Oligominerale, con il giusto calcio e adatta alle diete povere di sodio: queste le sue qualità in gran parte dei casi. Di slogan per farla apprezzare agli idro-scettici ce ne sarebbero a iosa, se solo gli acquedotti avessero a budget la voce marketing e pubblicità.

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Stop alle telefonate indesiderate

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Le recenti modifiche legislative consentono a chiunque l'utilizzo dei dati presenti negli elenchi pubblici per le chiamate promozionali, a meno che l'utenza non sia iscritta al Registro delle Opposizioni.

Se desiderate mantenere il vosttro numero  nell'elenco telefonico pubblico (Pagine Bianche) ma non volete più essere contattati per offerte promozionali, chiamate il Numero Verde 800.265265 e lasciate i vostri dati ad un risponditore automatico.

In alternativa si può compilare il modulo elettronico disponibile  nell'area abbonato sul sito www.registrodelleopposizioni.it

Oppure:
- spedire una raccomandata a: "Gestore del Registro pubblico delle opposizioni - Abbonati" Ufficio Roma Nomentano - Casella Postale 7211 - 00162 Roma
- inviare un fax al numero 06.54224822
- spedire una mail a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Con grazia ed ironia

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Il premio Nobel per la letteratura Wislawa Szymborska - nata nel 1923 a Kornik (Polonia) e morta ieri a Cracovia all'età di 88 anni - aveva pensato per tempo al suo epitaffio, scritto naturalmente in versi: "Qui giace come virgola antiquata/l'autrice di qualche poesia. La terra l'ha degnata/dell'eterno riposo, sebbene la defunta/dai gruppi letterari stesse ben distante./E anche sulla tomba di meglio non c'è niente/di queste poche rime, d'un gufo e la bardana./Estrai dalla borsa il tuo personal, passante,/e sulla sorte di Szymborska medita un istante".
 
La poesia Epitaffio compare nella raccolta Sale, che è del lontano 1962. Ma i tratti più tipici della sua poetica ci sono già tutti: grande sense of humour, diffidenza verso l'appartenenza a scuole e gruppi letterari, frequente ricorso a tonalità basse, in sordina. Il tutto al servizio di una scrittura che sarà sempre tesa a risvegliarci dal torpore in cui cadiamo di continuo, mentre basterebbe tenere gli occhi aperti per cogliere i mille miracoli dell'esistenza: una nube che passa, un cane che chiede una carezza, l'incontro con un vecchio professore.
 Quanto a lei, Wislawa, riusciva a compiere il proprio miracolo grazie all'improvvisa accelerazione di immagini e domande che affollano ogni sua lirica, sì che nello spazio di pochi versi un evento qualsiasi spalanca al nostro sguardo le cose prime e ultime della vita. Affrontate sempre con semplicità, nitore e una paradossale congiunzione di "incanto e disperazione".

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