Martedì 27 Marzo 2012 00:00
<Però uno si chiede “ho firmato un accordo, fatto secondo le leggi dello stato, che stabilisce la fine della mia vita lavorativa, poi ne arriva un’altra che dice “hai 60 anni, non hai più stipendio , non hai più lavoro, ma non ti preoccupare, in attesa di prendere la pensione, forse ti darò un sussidio”. Ma non è che siamo arrivati fin qui senza metterci del nostro. Qualcuno ha mai votato contro quei governi che fin dall’inizio degli anni 70 hanno permesso ai dipendenti statali di andare in pensione, di smettere di lavorare dopo 19 anni e mezzo? Nel 1973 è stata costruita e vinta una campagna elettorale che mandava in pensione le dipendenti pubbliche dopo 14 anni 6 mesi un giorno. Era il governo Rumor, Ministro del lavoro Luigi Bertoldi. Pace all’anima loro. Quest’andazzo è andato avanti fino al ‘92, quando Amato fa uno sforzo, e i 14 anni e mezzo li porta a 20. (...)
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Venerdì 30 Marzo 2012 00:00
Il commento che ho scritto oggi é un po' lungo e avrete bisogno di tempo per leggerlo. Quindi ... se ora non é il caso conservatelo per dopo perché credo lo troverete interessante. Come al solito é ricco delle mie emozioni ma questa volta SONO LE NOZIONI la parte più importante del discorso. Buona lettura!
Titolo originale dell'articolo:
La favola di Sander, da difettoso a campione
La primavera di Sander e Roberto ricorda un po' quella del brutto anatroccolo che si specchia nello stagno e si scopre cigno. Perché Sander, cavallo di tredici anni comprato da Roberto in Olanda malgrado il suo caratteraccio e le scarse speranze di successo, la scorsa settimana si è trasformato in «cigno» mentre correva il prestigioso Saut Hermès al Gran Palais di Parigi: montato e amato dal suo giovane cavaliere ha volato su quegli ostacoli da un metro e 45 chiudendo la gara con un tempo di 34 e 45. Un record che ha regalato a Roberto Previtali, 19 anni di cui 12 passati in sella, campione italiano «young rider» in carica, la vittoria della prima prova «Les Talents Hermès» riservata ai migliori cavalieri con meno di 25 anni. «La rivelazione italiana» l'ha coronato la stampa di settore.
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Domenica 25 Marzo 2012 00:00

IMMIGRAZIONE: DON CIOTTI A LAMPEDUSA, BASTA VENDITORI SOGNI
PALERMO, 22 MAR - ''Le organizzazioni criminali nel Mediterraneo hanno fatto piu' vittime che le guerre di mafia. Diciamo basta ai venditori di illusioni e chiediamo speranza e concretezza. La politica faccia la sua parte fino in fondo, bisogna fare di piu'''. Lo ha detto, a Lampedusa, don Luigi Ciotti, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime delle lotte alle mafie, promossa da Libera e Avviso pubblico. ''Abbiamo bisogno di una societa' nella quale ci educhiamo a riconoscerci uguali come cittadini e diversi come persone. Italiani, venite in vacanza a Lampedusa - ha aggiunto don Ciotti rivolgendosi ai manifestanti - porta e cuore del Mediterraneo, dove c'e' una popolazione bella ed accogliente che vuole sbattere in faccia la porta alle ingiustizie, alla illegalita' e a chi utilizza e strumentalizza la paura delle persone''.
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Lunedì 26 Marzo 2012 09:18
KABUL - La salma del sergente Michele Silvestri è arrivata a Roma su un C130 dell'aeronautica militare. Il feretro del 33enne militare di Monte di Procida è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle ore 11. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto del 21° Genio Gustatori di Caserta insieme con un picchetto interforze. Restano in condizioni gravi, ma non sono in pericolo di vita, due dei cinque feriti nell'attentato del 24 marzo in Afghanistan in cui è morto Silvestri. Il funerale solenne sarà celebrato nel pomeriggio a Roma, poi la bara tornerà nel paese di Silvestri, Monte di Procida, che intitolerà una piazza al militare.
La camera ardente, domani mattina, sarà allestita nella sala comunale di Monte di Procida «Ludovico Quandcel» e resterà aperta dalle 8 alle 10. In serata si terrà una veglia di preghiera.
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Sabato 24 Marzo 2012 00:00
Se Gere e gli altri divi rinnegano il passato di Chiara Maffioletti
MILANO - Pretty Woman? Una stupida commediola. Se a dirlo è però Richard Gere - che grazie a quella «stupida commediola» da oltre 463 milioni di dollari di incassi è diventato un divo tra i più amati di Hollywood - l'effetto è quello del pentimento. Eppure l'attore, oggi 62enne dalla chioma ormai canuta, non ha esitato a definire quel film del 1990 «una stupida commedia romantica. La gente me lo chiede ancora, ma io l'ho dimenticato». Poche parole rilasciate a un settimanale australiano, Woman's Day , che però, anziché riuscire nell'intento di liquidare un argomento lontano e presumibilmente trito per Gere, si sono fatte pesanti come pietre. E il web, come una fionda, le ha immediatamente scaraventate in tutto il mondo.
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