Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Luca resisti

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Perché si deve fare la TAV? Ci ho pensato a lungo in questi anni, sin dal primo post pubblicato sul blog nell'ormai lontano 2005 dopo l'attacco della Polizia contro i valligiani a Venaus.

La Tav è un'opera inutile, anche un imbecille, se informato, lo capirebbe.

Il costo spaventoso di 22 miliardi a carico quasi completo dei contribuenti (anche il parziale finanziamento della UE deriva dai contributi che versiamo all'Europa).

Una linea merci in una valle dove esiste già una linea ferroviaria con un massimo del 50% trasportato rispetto alla capacità effettiva e in costante diminuzione da dieci anni. Un tunnel di 52 chilometri che finirà tra 12/15 anni progettato 25 anni fa dentro una montagna ricca di amianto.

Questo in un Paese dove non ci sono i soldi per la sanità, i trasporti locali, la scuola. Un Paese con le pezze al culo che ci spreme come limoni butta nel cesso 22 miliardi per un buco inutile.

Se la Tav è così inutile, vuol dire allora che è molto utile a qualcuno. Se non si può tornare indietro significa che il Sistema non è nelle condizioni politiche, economiche o di legami con la criminalità organizzata per farlo. Qualcuno forse ha già incassato delle tangenti e non è più in gradi di restituirle?

Uno si può fare mille domande di fronte a uno scempio di soldi pubblici senza senso apparente.

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La fine del mondo storto

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Durante la mia settimana di vacanza all’inizio dell’anno non ho combinato un granché: sono diventata più lenta  e quindi mi sono riposata; ho passato più tempo con la mia bambina, ampliando la mia cultura in fatto di cartoni animati, e poi ho letto due libri: Bugiarda no, reticente di Franca Valeri e la fine del mondo storto di Mauro Corona.
Il primo mi è piaciuto sebbene io trovi la Signora Valeri un pochino snob e – lo dico piano – superba ma, beata lei, può pure permetterselo! Del secondo invece mi rimane una domanda: ma con chi ce l’aveva Corona quando l’ha scritto?Perché dovete sapere che la fine del mondo storto racconta si di come sarà il mondo quando finirà il combustibile – ogni genere di combustibile – ma lo racconta arrabbiandosi molto e non si capisce bene con chi.  “Sacramento!” è l’espressione che usa,  una parola che conosco perché la sentivo dire spesso da piccola, da mio padre, nella versione dialettale del mio paese e cioè con la “u” finale.

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Cattive abitudini, colpi di grazia e autogol

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Per la Chiesa il non pagare l'ici é stata solo una cattiva abitudine avallata da tutta una serie di situazioni e di governi.

Molte associazioni in Italia si occupano di "far del bene" e il restante no-profit italiano poco conosciuto, non altolocato e per niente altisonante - Amani for Africa, i Clown di corsia -  quando ha immobili di proprietà paga l'ici senza fare tante storie. Forse che questi volontari svolgano un servizio alla collettività meno utile di quanto non si faccia negli asili parrocchiali? Forse che Amani, rivolgendo le sue attività ad un altro continente, non allevi abbastanza le ferite? Non é dello stesso genere di solidarietà e sussidiarietà di cui stiamo parlando? Si, certo che si.

Innanzitutto non ci sarà nessun autogol: l'imu richiesta dallo Stato non si riferisce ai luoghi dove si prestano servizi socio-assistenziali ma alle restanti attività commerciali religiose, cioé a tutte quelle strutture che guadagnano dalle più disparate iniziative commerciali -  dagli incontri sulle costellazioni familiari alle convention di più giorni indette da grandi aziende, con servizio B&B - ospedali, pensionati per anziani, scuole private, musei e attività di vendita ubicate all'interno dei luoghi di culto.

Analizziamo ad esempio la situazione di alcune scuole religiose private parificate - paritarie - giacché ne conosco più di qualcuna.

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Le parole gentili dei miei clienti ...

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Come mi piace fare due chiacchiere con voi …  é che siete persone interessanti!
E siccome vi trovo così particolari, così speciali, e non voglio dimenticarmi, annoto le parole e i gesti davvero gentili che avete per me …  è vero,  capita anche qualcuno scortese ma sempre più raramente e io non sono tipo da rancore, dimentico.
Di seguito ho riportato alcuni episodi  e parole dello scorso anno.
Ho evitato di mettere i nomi per una questione di privacy ma se vi riconoscete … siete voi!

Grazie, grazie a tutti per la considerazione e l’affetto, naturalmente ricambiato.


27 gennaio,  F. viene a fare la spesa nel Giorno della Memoria - qualcuno di voi l’avrà notato F., è un tipo che non passa inosservato col suo panama, la barba bianca e il codino – e nonostante sia molto molto raffreddato ha voluto cantare per me Hine ma tov.
Certo, non era la voce di Dalida, ma è stato un bellissimo regalo: nessuno canta mai per me!

Una Signora  entra ed ha un fiore in mano:
“Ciao!   Ti ho portato una camelia, è del mio giardino … “
“Ma GRAZIE!”   (l’abbraccio, la bacio e  se ne va)

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Le poesie di Pablo Neruda

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Questa poesia é la mia preferita di Pablo Neruda.
Prendetevi tempo per leggerla, arrivate alla fine e ... immaginare la notte stellata.

(...)
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

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