Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Bocca di Rosa

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Non sono delle “Bocca di Rosa”.

Bocca di Rosa, come dice De Andrè nella sua canzone, metteva l’amore sopra ogni cosa mentre loro sopra ogni cosa ci mettono il denaro.

E siccome sono figlie di una generazione dove tutto si compra e tutto si vende, hanno finito per considerare anche loro stesse degli oggetti, in vendita, in un disgustoso gioco al rialzo, dimenticando che la loro dignità e una maggiore considerazione e rispetto per loro stesse, valgono certamente di più delle cose e della bella vita che comprano coi soldi facili così fatti, molto di più di qualunque cosa che chiunque potrà offrire loro in cambio.

Secondo me nessuno dovrebbe aver bisogno di rivolgersi all'esterno per sentirsi meglio; nessuno dovrebbe usare il proprio corpo o il corpo di un altro senza rispettarlo, senza considerare le ripercussioni psicologiche che questo porterà, presto o tardi; ognuno di noi dovrebbe già sapere, e se non lo sa é meglio prenderne coscienza, che ha già un valore ed é già speciale solo per come é.

"C'é chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione."

Bocca di Rosa - Fabrizio De Andrè 

 

La Vita

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La vita é un grande libro

ogni giorno é una pagina,

ogni notte é una figura,

e quando qualcuno muore

é la fine del libro,

per ogni uomo,

pr ogni donna,

per ogni bambino,

per ogni bambina,

ma per tutti, questa é La Vita.

 

  

 

  Angelica, 7 anni

 

 

 

Piccole Bugie tra Amici

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Dopo “The Artist”, trionfatore agli Oscar 2012, e “Quasi Amici”, campione d’incassi e di comicità, il cinema francese torna alla ribalta nella Rassegna Invito al Cinema grazie ad un titolo di tre anni fa, PICCOLE BUGIE TRA AMICI, solo l’anno scorso finalmente proposto nelle sale cinematografiche italiane per la presenza nel cast dei due attori principali dei film citati.

Con questo film, il terzo del 40enne attore-regista francese Guillaume Canet dopo “Mon idole” (2002) e “Non dirlo a nessuno” (2006), grazie all'impiego di tutti i migliori attori francesi della sua generazione, Canet dice la sua sul tema dell’amicizia e dell’amore.

PICCOLE BUGIE TRA AMICI o “Les Petits Mouchoirs” (I Piccoli Fazzoletti), come recita il titolo originale del film, é una commedia francese che dosa molto bene umorismo e malinconia. Da molti critici considerato un omaggio a "Il grande freddo" di Lawrence Kasdan, il film segue una trama non originale (ma sempre molto efficace) nel raccontare le storie di un gruppo di amici, quarantenni parigini, dai difetti evidenti, apparentemente affettuosi, ma in realtà ambigui, spesso bugiardi e tendenzialmente egoisti.

La consueta estate a Cap Ferret, nella grande casa sul mare, per un gruppo di amici parigini, ciascuno con il proprio stress, ciascuno con le proprie piccole bugie. Per tutti il dolore di una mancanza: l’amico Ludo (Jean Dujardin, il divo di “The Artist”) rimasto solo a Parigi in ospedale dopo un gravissimo incidente.

 

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Elogio della carrozzina

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di Franco Bomprezzi

“Costretto su una sedia a rotelle”. Quante volte mi sono imbattuto in questa pessima frase fatta, utilizzata – mi si consenta – a ogni pie’ sospinto da colleghi giornalisti, di carta stampata o di televisione, per connotare la situazione disgraziata di una persona che non può più camminare, o in seguito a un incidente, o per malattia.

C’è persino la variante involontariamente blasfema: “Inchiodato su una sedia a rotelle”. Credo che chi usa queste espressioni non si renda neppure conto del danno che produce, innanzitutto al mio sistema nervoso, ma più in generale a una corretta comunicazione sulla disabilità.

Io di me stesso scrivo sempre: “vivo e lavoro in sedia a rotelle”. Vivo e lavoro, ossia sono libero, “grazie” alla carrozzina. Senza di lei sarei immobile, perché – questo è vero – non riesco a camminare, neppure se mi prendono a calci. Sono così dalla nascita, e dunque probabilmente ci faccio meno caso di altri. La carrozzina è quasi congenita, mi si adatta, o meglio io ormai aderisco alla sua superficie, la calzo come un guanto, la conosco perfettamente, e, a dire il vero, la trascuro non poco, a causa della mia altrettanto congenita pigrizia.

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Nastro Giallo

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I nostri Marò a casa.


Mi hanno molto colpito le parole di Giovanna, la moglie di Salvatore Girone:

"Sono Fucilieri di Marina. Non possono aver scambiato dei pescatori per pirati."

Forse non sapremo nell'immediato cosa é successo veramente, nel nostro Paese la verità emerge sempre a babbo morto.

Però i nostri due connazionali devono tornare a casa.


Tie a Yellow Ribbon round the old oak tree

(appendi un nastro giallo, attorno alla vecchia quercia)

 


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