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di Valeria Ballarati

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La Salma di Silvestri é arrivata a Ciampino

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KABUL - La salma del sergente Michele Silvestri è arrivata a Roma su un C130 dell'aeronautica militare. Il feretro del 33enne militare di Monte di Procida è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle ore 11. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto del 21° Genio Gustatori di Caserta insieme con un picchetto interforze. Restano in condizioni gravi, ma non sono in pericolo di vita, due dei cinque feriti nell'attentato del 24 marzo in Afghanistan in cui è morto Silvestri. Il funerale solenne sarà celebrato nel pomeriggio a Roma, poi la bara tornerà nel paese di Silvestri, Monte di Procida, che intitolerà una piazza al militare.

La camera ardente, domani mattina, sarà allestita nella sala comunale di Monte di Procida «Ludovico Quandcel» e resterà aperta dalle 8 alle 10. In serata si terrà una veglia di preghiera.

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"Posso dirle ciò che ho imparato circa gli aborti?"

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(...)  "Non é tutto" aggiunse Pedro cupamente

"Lei ... rimase incinta. Abortì. I miei genitori non sanno niente di tutto questo".

Teneva gli occhi bassi. Si vergognava ancora e si sentiva colpevole, ad anni di distanza da quella vicenda e dall'aborto.

"Capisco" gli dissi.

"Posso dirle ciò che ho imparato circa gli aborti?"

"Un aborto, o interruzione di gravidanza che dir si voglia, comporta di solito un accordo tra la madre e l'anima destinata ad entrare nel bambino. Può accadere che il corpo del bambino non sia abbastanza in salute per condurre a termine i compiti previsti nella vita a venire o che il tempo non sia giusto per le sue finealità, oppure ancora che la situazione esterna sia cambiata, come per esempio in caso di diserzione del padre quando le prospettive della madre o del bambino richiedono una figura paterna. Mi sono spiegato?"

"si", sussurrò e annuì col capo, ma non mi sembrava convinto.

Sapevo che la sua rigida educazione cattolica poteva rendergli più difficile superare il senso di colpa e la vergogna. Talvolta le nostre convinzioni consolidate si frappongono all'acquisizione di nuove conoscenze.

Tornai ai fondamenti ...

 

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Centaury (Centaurea minore) - CHI NON SA DIRE "NO"

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Buoni, tranquilli, gentili, sono persone estremamente ansiose di servire gli altri. Essi abusano e presumono troppo dalle loro forze.
Il loro desiderio di assecondare il prossimo é così sviluppato che diventano più servi che aiutanti.
La loro buona natura li porta ad assumere più della parte  di lavoro che gli spetta e così facendo, trascurano la propria particolare missione nella vita."

Questa é la descrizione originale del Dr. Bach, dal suo libro Guarire con i Fiori.
Il Fiore si colloca nella categoria dei rimedi per coloro che soffrono di Ipersensibilità ed influenze alle idee.
Nome botanico: Centaurium umbellatum.

Centaury é indicato per le persone che non riescono a dire di NO o riescono a fatica a dirlo. Le persone in questo stato sono solitamente un po' passive, accettano le cose per quieto vivere e per non fare dispiacere al prossimo. Sono di indole gentile e desiderano davvero rendersi utili, ma mancando di forza di volontà soccombono ai desideri altrui.


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E' iniziata la raccolta delle Olive!

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Il potere dichiara

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“Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita.
I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.”

Erri De Luca

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