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di Valeria Ballarati

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Questo Sindaco é incorruttibile

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Il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci riceve senza volerlo una grande pubblicità positiva dall'inchiesta su Mafia Capitale e risulterebbe essere uno dei pochi "vincitori" in una vicenda di mazzette e scambio di favori che coinvolge politici e imprenditori a tutti i livelli.

Fabio Fucci, primo cittadino pentastellato di Pomezia, sarebbe stato nominato dallo stesso Salvatore Buzzi, principale protagonista dello scandalo.
Nell'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Roma Flavia Costantini è scritto: «Buzzi spiegava (a un altro interlocutore che gli chiedeva come fosse la situazione su Pomezia, ndr) che in realtà non hanno alcuna protezione, sottolineando che il Sindaco di Pomezia è incorruttibile».

In sostanza, a Pomezia non ci sarebbe stata alcuna possibilità per le coop di gestire strutture locali trasformate in centri di accoglienza, perchè dall'Amministrazione comunale "a 5 stelle" non avrebbero avuto alcuna protezione. Della vicenda parla l'edizione odierna di Latina Oggi.

Fonte


Commento:

AAA cercasi. Persone (anche altre) che non soccombono di fronte a una mazzetta (sia piccola che grande).

 

SCLERANTHUS - (Fiore Secco) INDECISIONE TRA DUE SCELTE

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Per quelli che non soffrono molto di non sapersi decidere fra due cose, sembrandogli la prima più giusta della seconda. Sono persone abitualmente tranquille che sopportano da sole le loro difficoltà e non sono inclini a discuterne con gli altri.

Questa é la definizione originale scritta dal Dr Bach nel suo libro Guarire con i Fiori.
Scleranthus si colloca nella categoria di coloro che soffrono di incertezza
Nome botanico: Scleranthus annus.

La persona in stato Scleranthus é come un pendolo: oscilla di qua e di là continuamente, tra questa e quella soluzione, senza riuscire a fermarsi; di qua e di là, senza riuscire a prendere una decisione tra due possibilità, un momento di qua, un momento di là.

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Io Bianco ... io Nero

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Nello Daniele

"é vero, son bianco e sono nero, però sono sincero, ho solo un'Anima"


 

Il Museo dello sbarco di Anzio

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Il Museo è stato inaugurato in occasione del 50° anniversario dello sbarco di Anzio il 22 gennaio 1994, ed è collocato in una delle sale della seicentesca Villa Adele, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino, facilmente raggiungibile a piedi.

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Il raccolto, di Flannery O'Connor

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"Lot Motun chiamò il suo cane. Il cane drizzò le orecchie e gli si avvicinò strisciando. Lot prese l'animale per le orecchie corte e scarne e si rotolò con lui nel fango."

La Signorina Willerton si appoggiò allo schienale della sedia, rilassandosi. Era un buon inizio. Ora avrebbe programmato l'azione. Doveva esserci una donna, naturalmente. Magari una donna che Lot avrebbe ucciso. Quel tipo di donna era sempre portatrice di guai. Avrebbe potuto addirittura esser lei a provocarlo sino a farsi ammazzare, con la sua condotta licenziosa. E da quel momento, Lot sarebbe stato perseguitato dal rimorso, forse. In tal caso avrebbe dovuto dotare Lot di principi morali, ma questa non sarebbe stata una cosa difficile. Ora, come avrebbe fatto a introdurre tutto ciò nella situazione di passione amorosa che non poteva certo mancare, si chiese. Avrebbero dovuto esserci delle scene piuttosto violente, naturalistiche, quel genere di cose sadiche che di solito vengono associate ai braccianti e ai mezzadri, nei libri. Era un problema. D'altra parte, alla Signorina Willerton piacevano i problemi. Più di tutto le piaceva programmare le scene di passione, ma poi, quando arrivava il momento di metterle sulla carta, cominciava a sentirsi strana e a chiedersi cosa avrebbe detto la famiglia quando le avrebbe lette.  Garner avrebbe schioccato le dita e non avrebbe perso l'occasione per strizzarle l'occhio; Bertha si sarebbe fatta una pessima opinione di lei; e Lucia avrebbe detto con quella sua vocetta sciocca: "Che cosa ci hai nascosto per tutto questo tempo, Willie? Che cosa ci hai nascosto?", e avrebbe fatto una delle sue solite risatine soffocate. Ma la Signoria Willerton non poteva pensare a tutto questo, non in quel momento: doveva programmare i personaggi.


é un brano tratto da

Tutti i Racconti, di Flannery O'Connor, Bompiani


 


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