Caro Giovanni,
siamo tornati ieri sera dai bellissimi 2 giorni di vacanza nel Cilento, la tua terra, portando con noi ricordi che resteranno per sempre. Il Cilento é davvero una terra meravigliosa: bellezze naturali e archeologiche, mare cristallino, dell'ottimo cibo, tanta cultura e persone gentili.
Per questo ti scrivo: per ringraziare.
La tua compagnia e le tue spiegazioni nella visita al sito archeologico sono quei ricordi che si fissano nella memoria e ogni tanto poi ci rivai perché fonte di felicità ricordarli. Sono le cose normali - come una semplice visita a un sito archeologico - che a volte racchiudono lo 'speciale' e questa volta lo dobbiamo a te.
Sono stati i tuoi modi e la passione che metti nel lavoro - senza dimenticare la fortunata coincidenza del cantiere, sul percorso alla Porta Rosa, 'grazie al quale io esisto' ** - a permetterci l'ingresso nel mondo della colonizzazione della città da parte dei Focei dell'Asia minore, popolo di grandi navigatori, fuggiti a causa delle mire espansionistiche dei persiani. Ci hai raccontato delle loro grandi e veloci navi a 50 remi, le pentekonteri, con le quali avevano prima raggiunto la Corsica e in seguito la costa del Cilento per fondare la loro nuova città Elea nel 540 a.C., a seguito di aspri conflitti in mare e disavventure commerciali con i cartaginesi e gli etruschi.